Nel maggio 2015 pubblicammo ‘Best Moves per il management‘ articolo basato su una lezione Scacchi e gestione aziendale tenuta presso Confindustria di Bari dagli autori di questo libro, che esce in un momento in cui c’è un grande interesse per gli scacchi. I diversi capitoli del libro guardano con il filtro degli scacchi alle scienze manageriali, confermando così al lettore che «ci sono più avventure su una scacchiera che su tutti i mari del mondo» (Luigi Maggi – Presidente Federazione Scacchistica Italiana).

Chi si avvicina al “nobil giuoco” rimane conquistato. I pezzi, figure a volte accuratamente tornite in legni pregiati, si muovono rapidi e agili sulle case bianche e nere della scacchiera; il giocatore infonde loro vita e scopo, in un confronto tra volontà, piani e strategie per catturare il Re avversario. Alcuni appassionati vedono negli scacchi una battaglia che segue un suo rituale con regole certe e condivise, mentre per altri sono una metafora della vita; altri ancora ne godono del piacere estetico e li percepiscono come una forma d’arte o una scienza. Ma i più li considerano un gioco e solo una élite uno sport.
Gli scacchi, gioco antichissimo, sono arrivati fino ai nostri giorni mantenendo intatta la loro carica di modernità e di suggestione grazie alle analogie in diversi campi dell’agire umano come la politica, l’economia, le strategie d’impresa e il management. Non è un caso se noti top manager trovano notevoli affinità tra i processi decisionali aziendali e quelli che avvengono nelle partite.
Metafora quindi del leader: valorizzare le varie personalità (i pezzi) e farli collaborare tra loro per raggiungere efficacemente un obiettivo sono la quintessenza della partita come della conduzione dei gruppi di lavoro.

Visione target oriented

L’opera si svolge iniziando a conoscere i primi rudimenti di questo gioco che è ancora oggi, nonostante i computer, un grande mistero irrisolto.
Se pensiamo alle situazioni in cui ci troviamo quotidianamente, in ambito professionale così come in ambito privato, vedremo quante analogie ci sono con gli scacchi.
Nel lavoro ci possiamo relazionare con le stesse persone del nostro gruppo di lavoro e con sfide nuove date dal mercato, dai clienti e con quelle a cui ogni giorno veniamo sottoposti; negli scacchi avviene la stessa cosa: 32 pezzi su cui fare affidamento e un nuovo avversario a ogni partita. Dobbiamo imparare a bilanciare risorse personali ed esterne, comprendere rischi e vantaggi in poco tempo, avere una visione che sia target oriented in un lungo e tortuoso percorso fatto di calcoli e strategie.

Quest’opera è un vero e proprio vedemecum per il perfetto self management. Quali caratteristiche ha un abile giocatore di scacchi e quali caratteristiche ha un professionista affermato, come ad esempio un project managerScacchi_cop, un responsabile risorse umane o un trader? In che modo gli
scacchi possono affinare le mie capacità di interpretazione del contesto affinché tutto risulti chiaro massimizzando i miei risultati e minimizzando l’impiego di energie?

Questi i capitoli
  • Imparare il gioco degli scacchi
    di Roberto Mogranzini
  • Lavorare con e negli scacchi
    di Roberto Mogranzini
  • La metafora degli scacchi nel business e in ambito manageriale: Il modello Best Moves
    di Alessandro Almonti
  • Risorse valorizzate dagli Scacchi
    di Maurizio Chiamori
  • Scacchi-tude: Intelligenza scacchistico-competitiva e resilienza
    di Francesco Giovagnoni
  • Il binomio scacchi e finanza
    di Luca Barillaro
  • Intelligence tra scacchi e guerra
    di Giangiuseppe Pili

 

 

Ed. Il Sole 24 Ore – a Cura di Unichess – € 14,90