Dopo aver esaminato se sia conveniente per gli stampatori per etichette entrare nel settore della stampa di astucci pieghevoli su macchine a banda stretta dal punto di vista tecnico ed economico (vedi articolo) l’autore ci offre ora una panoramica sul mercato del comparto in Italia e nel mondo.

di Helmut Mathes

Gli stampatori di etichette utilizzano per lo più sistemi di stampa diversi e hanno macchine con gruppi di stampa diversi o gruppi intercambiabili – cioè macchine ibride.
Qui sotto vediamo le percentuali dei sistemi di stampa usati dagli stampatori di etichette (naturalmente il totale supera io 100% perché si fa utilizzo di piú tipologie di stampa): (1)

Sistemi di stampa per etichette

Flexo 82%
Rotocalco 32%
Serigrafia 45%
Stampa Offset 71%
Stampa digitale (toner) 42%
Stampa digitale (inkjet) 50%

Ora, in prospettiva, si pone la domanda su quale metodo di stampa convenga investire. La logica dice: sostanzialmente la stampa digitale combinata con altri sistemi di finitura (ibrida).

Sistemi di stampa piú usati

Flexo 100%
Stampa Offset 100%
Serigrafia 60%
Stampa Digitale 80%
Stampa ibrida 60%
Rotocalco 0%

Vediamo ora come decidono i convertitori se comprano una

Macchina ibrida

Macchine fino banda 450 mm : 65%
Macchine fino banda 850 mm : 28%
Macchine banda stretta con sleeve : 23%
Macchine per stampa Pouche / Imballaggio flessibile : 5 %
Stampa Circuiti elettronici : 18%
Stampa imballaggio/scatole pieghevoli : 19%.

Alla domanda su come valutare lo sviluppo del mercato nel settore della stampa alla fine del 2022, le aziende di stampa e i produttori di macchine hanno dato valutazioni diverse.
Crescita del fatturato : 73% tra i costruttori di macchine e 40% tra gli stampatori (interessante questo divario)
Stagnazione del fatturato : 22% tra i costruttori di macchine e 22% tra gli stampatori Riduzione del fatturato : 5% tra i costruttori di macchine e 0% tra gli stampatori.

In quali settori della produzione investiranno gli stampatori nel periodo 2022- 2024?

Prestampa 20%
Stampa 40%
Finishing 20%
Controllo produzione 20%
Preparazione personale 70%
Istruzione specifica personale 20%
Ampliamento rete di vendita 20%
Nuovi stabilimenti 20%
Risparmio energetico 20%
Ricerca e sviluppo 0%
Recupero/riciclo supporto stampa 0%

Dai dati qui sopra riportati si vede come diversi punti di partenza conducono a conclusioni diverse. Si tenga anche presente che la attuale scarsità dei materiali da piú di un anno gioca un ruolo importante nelle previsioni.

Questa ricerca di mercato tratta solamente il comparto etichette: stampatori, costruttori di macchine e fornitori di materiale per la stampa di etichette e quindi è orientato sulla stampa con macchine a banda stretta.
Ogni anno vengono vendute in tutto il mondo circa 1400 macchine flexo a banda stretta per la stampa di etichette, macchine principalmente nella gamma di larghezza banda di (250) 330-570 (850) mm, per lo più macchine flessografiche. Solo l’1% circa delle macchine viene utilizzato anche per la stampa di scatole pieghevoli.

Il prezzo di una macchina flessografia a banda stretta con 8 unità di stampa e una fustellatrice in-linea è di circa il 20-30% inferiore a quello di una macchina offset a foglio 8 colori nel formato III B. Gli stampatori per etichette utilizzano diversi sistemi di inchiostri e supporti di stampa, Le pellicole di plastica sono ideali, anche se nella maggior parte dei casi si utilizzano carta e laminati.

Quali supporti di stampa?

Carta 80%
Plastica 80%
Supporti autoadesivi 80%
Carte speciali / Laminati 60%

Vediamo ora in quali segmenti di produzione vedono gli stampatori la maggiore crescita

Alimentari 60%
Vino/Alcolici 80%
Bevande 60%
Cura del corpo, cosmetica 20%
Farmaceutici 20%
Prodotti industriali 20%

In quali Paesi si vede la maggior crescita / possibilità di entrata nel mercato?

Paesi Costruttori di macchine vs Stampatori

Italia                     100%                   80%
Europa                  30%                    60%
MO / Africa          10%                    20%
Asia / Oceania       5%                       0%
Nordamerica           0% (5)%           0% (5%)%
America latina        6%                     6 %

Come orientarsi?

La domanda più importante è: quali sono i settori di applicazione che offrono le migliori prospettive per la crescita futura?

Le etichette per alimenti e bevande hanno i maggiori tassi di crescita. Occorre tenere conto delle differenze nella qualità e finitura del imballaggio, nei materiali utilizzati e nell’altezza delle tirature. Le etichette per vino e per alcolici richiede una grande esperienza da parte dello stampatore in termini di carta e attrezzature della macchine da stampa per soddisfare i requisiti dei clienti. Oltre alla stampa flessografia / offset, entra qui in gioco soprattutto la serigrafia. Il settori degli imballaggi farmaceutici, dell’igiene personale e dei cosmetici sono caratterizzati da un livello di qualità molto elevato e per i nuovi arrivati è difficile creare una base.

Gli stampatori vedono buone opportunità di mercato per la stampa di etichette in Europa (Italia, Germania/Austria/Svizzera, UK, Benelux, Francia) e nei Balcani.
Il Medio Oriente e il Nord Africa sono a portata di mano per l’Italia, ma l’accesso nel mercato è più facile via Genova o Marsiglia, ma questo vale per tutta la stampa di imballaggi.
Gli altri mercati sono meno interessanti – le distanze sono troppo grandi e la copertura di mercato troppo costosa rispetto al fatturato.

Stampanti e consumabili

I produttori di macchine da stampa e i fornitori di materiali la pensano diversamente: come mostrano i dati. Si costruisce una rete di distribuzione per raggiungere il volume richiesto. Si scelgono i mercati in cui è più facile farlo, ma qui entrano in gioco diversi fattori, come la capacità finanziaria per gli investimenti e le politiche dei governi, che possono facilitare una fruttuosa sfida di mercato. Si tratta di investimenti più consistenti per i costruttori, che si estendono su periodi più lunghi e non di ordini in periodi mensili come per lo stampatore. Maggiore è l’investimento, minore è il costo di vendita – ma allo stesso tempo diminuisce anche il numero di potenziali acquirenti, rendendo più difficile la vendita e un ordine perso ha un peso.

Lo stampatore sa più o meno di cosa ha bisogno il cliente; la vendita è un’attività quotidiana che richiede uno stretto contatto. Il produttore di macchine da stampa calcola in mesi, il che semplifica le cose solo in parte. Un ordine di stampa può essere ricevuto in prova, quindi un stampatore deve anche proteggere la sua posizione ogni giorno.

Il futuro

Leggendo quanto sopra, alcuni produttori di imballaggi potrebbero avere l’impressione che gli stampatori di etichette abbiano un futuro incerto a causa del gran numero di macchine da stampa di etichette installate sul mercato.
Circa il 30% di essi lavora in un solo turno – c’è quindi un enorme potenziale inutilizzato nella stampa di etichette. Questo può essere vero, ma il pericolo per la stampa di imballaggi viene da un altro angolo: cioè da Internet. Questo non influisce in alcun modo sulle stamperie di etichette, che hanno un futuro brillante. Come si poteva vedere durante la pandemia del Covid, molte persone hanno iniziato a ordinare/acquistare prodotti che in precedenza compravano in negozi, al supermercato o negli centri commerciali. Non erano solo mobili, elettrodomestici e abbigliamento, ma anche cibo, bevande eccetera – e ha funzionato bene. Quindi basta cambiare le abitudini di acquisto e andare verso il Internet – e questa tendenza esiste già.

Mutate abitudini di acquisto

La vendita di un prodotto richiede un imballaggio attraente. Quando 10 prodotti simili di 10 diversi produttori sono sugli scaffali del supermercato, l’unica differenza è la confezione – in caso di dubbio l’acquirente ricorre alla confezione che conosce o che lo attrae di più. Ecco perché le confezioni devono essere sempre più belle e attraenti, ma questo rende l’imballaggio sempre più costoso. Il costo dell’imballaggio è poco flessibile e sempre più persone e organizzazioni sono attente al problema dell’impatto ambientale dell’imballaggio.

Acquisti virtuali

I primi esperimenti in Asia mostrano come risolvere il problema dell’imballaggio. Si fanno diapositive di grandi dimensioni o manifesti delle confezioni e le si posizionano sugli scaffali dei supermercati al posto della confezione (in molti casi anche nelle stazioni delle metropolitane); l’acquirente clicca sull’immagine con il proprio smartphone e scarica la propria lista della spesa alla cassa, lascia il suo indirizzo e le merci gli vengono consegnate a casa in 1-2 ore. In alternativa, può anche ordinare la merce dal suo divano del soggiorno, dove vede in internet o in TV begli astucci pieghevoli colorati sullo schermo. Il packaging che riceverà a casa sarà quindi, il piú delle volte, diverso.

La differenza è che il cliente riceve la merce consegnata a domicilio, ma non più nelle belle scatole pieghevoli stampate a colori, bensì in contenitori grigi/marroni, dove una bella etichetta colorata ne indica il contenuto. Una volta che la merce è sul tavolo della cucina, la confezione non gioca più un ruolo importante e la decisione d’acquisto è stato fatto.

Non c’è dubbio che ciò possa ridurre i costi di imballaggio e complessivamente tutti i costi di distribuzione. Questa è una soluzione abbastanza radicale del problema che non può piacere ai stampatori di imballaggi e alle cartotecnici. Alle famiglie mancheranno l’esperienza di acquisto e le belle confezioni. [riteniamo che in Italia vedremo questo, forse, tra molti anni – ndr].

Ciò significa che alle cartotecniche rimane solamente la possibilità di trovare modi per ridurre i costi del packaging il più rapidamente possibile, in modo che la suddetta soluzione radicale diventi obsoleta. Questo è possibile, ad esempio, con la produzione di scatole pieghevoli in linea che riduce i costi del 20-30%. Da tener presente che i brand owner preferiscono il sistema attuale delle loro scatole stampate. Basta fare una prezzo più basso.

Per informazioni rivolgersi all’autore: helmut.mathes@alice.it

(1) i dati elaborati dall’autore sono ricavati dalle informazioni delle associazioni di categoria