“Fuori dalla bolla”, ovvero creare nuove connessioni e collaborazioni.

Il discorso di Alberto Palaveri, Presidente di Giflex, ha toccato punti fondamentali per il futuro del settore dell’imballaggio flessibile. In vista del Congresso di Roma – 17 e 18 maggio 2023 – ripercorriamo qui le tappe del suo mandato e la visione che ha portato all’attenzione di nuove connessioni e collaborazioni, l’identità del packaging flessibile e una nuova cultura progettuale per il settore.
“Fuori dalla bolla”
Questo è stato il primo obiettivo della Presidenza di Alberto Palaveri: creare nuove connessioni e collaborazioni.
Il lavoro sinergico con il Comitato Esecutivo, il Segretario Generale e tutti i collaboratori di Giflex ha permesso di siglare accordi interassociativi con Ucima, Unione Italiana Food e Acimga, collaborare con Assografici e Federazione Carta e Grafica e svolgere un’intensa attività di lobbying e advocacy per far sentire la voce dell’industria dell’imballaggio flessibile nelle sedi istituzionali, in Italia e in Europa.
Grazie a questo lavoro,Giflex è stata chiamata in audizione presso le commissioni della Camera dei Deputati e del Senato per esprimere la propria posizione riguardo la proposta UE di regolamento su Imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR). Inoltre, grazie al lavoro di Michele Guala, vicepresidente di Flexible Packaging Europe (FPE) e past president di Giflex, l’industria italiana ha ottenuto l’endorsement di FPE per la campagna di comunicazione “Imballaggio Flessibile. Leggerezza che avvolge“, diventata internazionale.
Conoscere e raccontare
Conoscere e far conoscedre l’identità dell’imballaggio flessibile è stata la seconda tappa del mandato di Palaveri.
Per definire e valorizzare l’identità del packaging flessibile, Giflex ha commissionato all’Osservatorio Innovazione Packaging dell’Università di Bologna la ricerca “Valorizzare gli imballaggi flessibili. Osservare l’innovazione, definire l’identità, raccontare la value story“.
Grazie a questa ricerca, è stato possibile stabilire il profilo identitario e valoriale del packaging flessibile, sulla base degli elementi di innovazione e degli impatti positivi che la tipologia di imballaggio ha sulla vita delle persone e sull’ambiente. La ricerca ha permesso di definire contenuti comunicativi volti ad aumentare la reputazione del packaging flessibile e il suo valore percepito.
Una nuova cultura progettuale
Il futuro del settore dell’imballaggio flessibile sta nel promuovere una nuova cultura progettuale del packaging. L’Ecodesign è la prossima meta del viaggio.
Giflex ha programmato due percorsi di formazione dal titolo “Flexible Packaging Storytelling“, con l’obiettivo di mostrare la versatilità del packaging flessibile attraverso la racconta di storie e di fornire strumenti concreti per la progettazione sostenibile. L’obiettivo è immaginare nuovi processi progettuali in modo sistematico, a partire dal design.
Sostenibilità
La sostenibilità è vista come un percorso complesso che richiede la collaborazione di tutti gli stakeholder per evitare che rimanga solo un concetto astratto.
Giflex si impegna a collaborare con altri comitati per mettere a punto opportune linee guida che declinano i punti cardine dell’economia circolare per l’imballaggio flessibile nell’intero contesto dell’EU Green Deal.
La sicurezza del prodotto e la tutela del consumatore sono garantiti dai materiali utilizzati, il cui controllo è affidato al Comitato Tecnico. Il Comitato Marketing&Comunicazione si occupa invece di comunicare i valori e l’identità dell’azienda.
La leggerezza dell’imballaggio flessibile
La leggerezza è vista come un asso nella manica dell’imballaggio flessibile, poiché la sottrazione di peso rispetto ad altri imballaggi lo rende alleato dell’ambiente. Inoltre, Giflex guarda al futuro con fiducia, in quanto monomateriali di nuova generazione, misurazioni scientifiche con il metodo LCA e tecnologie di Advanced Recycling daranno un importante contributo per la circolarità dei pack.

Andrea Cassinari
Lorenzo Sacchi
Italo Vailati


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