L’andamento dell’economia italiana continua a mostrarsi vivace, anche se il settore manifatturiero manifesta un crollo della produzionee degli ordini nei confronti del 2022.

Secondo quanto esposto e discusso alla Commissione Carte e Cartoni della CCIA, nonostante il crollo del settore manifatturiero rispetto al 2022, si è ottimisti per la stabile fornitura che contribuisce a un ribasso dei prezzi. Nel frattempo, continua la crescita dell’attività terziaria che è stata in salita durante tutti i primi mesi dell’anno.

Per lo specifico del settore stampa e imballaggi cellulosici, la pressione sui prezzi di carta e cartone dei mesi precedenti continua anche a maggio (dati EUWID).

I prezzzi al consumo rallentano la crescita (+0,4% in aprile) (2021 + 8,2%). Per settore si rileva il maggiore incremento per quanto riguarda acqua, elettricità e combustibili (+16,9) cui seguono il settore alimentare (+12,1%) e i servizi di ristorazione e per la casa. I costi dei trasporti salgono del 5,1%. All’ultimo posto istruzione e comunicazione +0,9% e 0,4% rispettivamente, il che indica scarsa richiesta per la cultura scritta e letta.

Nel commento di Vittorio Malvezzi, che ha presentato i dati alla CCIA di Milano, si fa notare che ad aprile la fase di rientro dell’inflazione si interrompe, principalmente a causa di una nuova accolerazione della dinamica tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, il cui andamento riflette un aumento, su base mensile, del 2,3% – che si confronta con un -9,2% dell’aprile 2022.

Nel settore alimentsare, i prezzi dei prodotti lavorati, come anche dei non lavorati, evidenziano una attenuazione della loro crescita su base annua, e ciò contribuisce al rallentamento dell’inflazione di fondo, che si attesta a +6,2%. Si accentua, infine, la decelerazione su base tendenziale dei prezzi del carrello della spesa, scesa a +11,6%.

Migliora il commercio al dettaglio: +5,8% sul 2021 e +1,9% su base trimestrale. Guidano la classifica calzature e articoli da viaggio, cura della persona e utensileria. Agli ultimi posti, come sempre, libri, giornali e riviste su carta, prodotti farmaceutici e in negativo gli elettrodomestici.

Nel suo commento al fatturato dell’industruia relativo al mese di marzo, l’idice torna a diminuire su base mensile (-0,3%). La dinamica congiunturale del primo trimestre 2023 si mantiene lievemente positiva rispetto ai tre mesi precedenti (+0,1%), rispetto al trimestre precedente.

Nel confronto tendenziale si registra una crescita sia dell’indice generale (+4,3%), sia dei principali settori, con l’eccezione dei beni intermedi. Leggera flessione si registra invece nel comparto manifatturiero (-0,4%).

Tutte le forme distributive sono in crescita, piú sostenuta per la GDO e il commercio elettronico (e-commerce).

Il diagramma indica il fatturato delle aziende grafiche (linea rossa) in confronto a quello dell’industria manifatturiera nel complesso (linea grigia).

Da notare la scarsa fiducia nei mezzi di comunicazione che si ferma al 13-5% secondo fonte Reuters

Prezzi di produzione

I prezzi alla produzione dell’industria segnano il quarto decremento congiunturale consecutivo, per altro marcato, e per la prima volta, dopo oltre 2 anni di crescita, flettono su base annua. Alla dinamica deflattiva contribuiscono i forti ribassi sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas. Al netto della componente energetica, i prezzi sono stazionari su base mensile e crescono su base annua del 4,2% (+6,2% di marzo). Nel comparto manifatturiero, si confermano in flessione su base annua i prezzi per coke e prodotti petroliferi raffinati e metallurgia e prodotti in metallo e, con pochissime eccezioni, si registrano rallentamenti nella crescita tendenziale dei prezzi per tutti gli altri settori, su tutti e tre i mercati di riferimento.

Il clima di fiducia delle imprese diminuisce dopo due mesi consecutivi di crescita. La flessione dell’indice esprime un generale peggioramento della fiducia in tutti i comparti indagati, più accentuato nelle costruzioni. Anche l’indice di fiducia dei consumatori cala riportandosi sul livello dello scorso marzo. Anche in questo caso l’indice sintetizza un diffuso deterioramento delle opinioni.

Per maggiori informazioni e per richiedere i dati dettagliati compresi gli indici e i grafici elaborati da Mazziero Research: vmalvezzi@gmail.com o mmazziero@gmail.com

Gli indici economici del primo trimestre
Gli indici economici del primo trimestre