È il caso del Living Company Report 2022 di BoxMarche, pubblicato con un elegante volume illustrato 24,5×28 cm, stampato su carta FSC e Chlorine Free 100% riciclabile e biodegradabile.

Al Bilancio di Esercizio e al Bilancio di Sostenibilità, il Report contiene anche una analisi del Capitale Intellettuale dell’azienda marchigiana, presente sul mercato dal 1969.

Come spiega nella presentazione il presidente Tonino Dominici, questo documento è “la rappresentazione del nostro modo di essere e di fare impresa” puntando sul capitale umano.

Non per l’oggi, ma per il domani

Ma prima di dare alcuni dati sulla parte relativa ai bilanci, ci piace sottolineare quelli che sono gli indicatori specifici con cui BoxMarche si identifica: le competenze delle persone per ottimizzare i processi interni, e la formazione che guarda al futuro, per le nuove generazioni. Nessuno, infatti, deve restare indietro. Tutti, come dice il titolo, devono poter “volare alto”.

Potrebbe poi sorprendere il fatto che l’azienda di Corinaldo, pur essendo una S.p.a. di respiro internazionale, concentra la propria produzione ai clienti geograficamente vicini: Marche e Emilia Romagna, una specie di cartotecnica a km 0: il 60% del proprio fatturato riguarda infatti questo territorio, per ridurre l’impatto ambientale della logistica in uscita.

Lo stesso discorso vale per i fornitori: a parità di condizioni, si prediligono quelli presenti sul territorio, per ragioni sempre di sostenibilità, ma anche per sostenere l’economia locale, non certo per campanilismo.

Affrontare le complessità per restare competitivi

Tutti i dati riportati con dovizia di grafici e analisi particolareggiate in questo Report, dimostrano come oggi un’azienda che guarda al futuro e non solo all’immediato, deve organizzare le proprie scelte strategiche in funzione di un cambiamento continuo e sempre piú rapido, in un costesto decisamente complesso. Come affrontare e risolvere queste complessità e restare competitivi? Con il fattore organizzativo-imprenditoriale che, in termini pratici si basa sul capitale umano.
Ed è proprio sul capitale umano che Tonino Dominici e i suoi collaboratori hanno sempre puntato. E ci spiega come: una organizzazione suddivisa in tre categorie.

Il capitale imprenditoriale; il capitale organizzativo manageriale; il capitale relazionale.

Se i primi due sembrano scontati, il terzo non è ancora pienamente compreso da tutte le aziende. Anzi, da poche.
Questo capitale comprende, come ci spiega Dominici, l’insieme delle risorse intangibili dedicate ai rapporti con i portatori di interesse (gli stakeholder).
Una struttura con queste competenze con elevato grado di specializzazione è appannaggio di aziende medio-grandi, mentre questo risulta meno facile nelle piccole imprese che tuttavia, presenta alcuni vantaggi. Quelli che BoxMarche ha saputo fare suoi.
Concentrare gestione e decisioni su una o poche persone, può avere i suoi vantaggi (flessibilità, tempestività) ma anche il rischio di immobilismo e ritardi nell’aggiornamento tecnologico.
Per superare questo limite della “catena corta”, BoxMarche ha avviato il progetto Fabbrica Comune, un percorso di sviluppo delle conoscenze, competenze, responsabilità dei propri collaboratori. Questo porterà nel medio termine, privilegiando la gestione in team, a un modello organizzativo a matrice-partecipativo.

Anche la cultura contribuisce

Per concludere ci piace ricordare un aneddoto che risale a circa 20 anni fa: l’autore di questo resoconto trovandosi a Urbino, una mattina volle incontrare Tonino per proporre una inziativa che aveva in mente. Tonino fu pronto ad accettare, e nel tempo necessario per spostarsi da Corinaldo era già a Urbino. L’incontro non si limitò a una chiacchierata di un’ora, ma per l’intera giornata anche con la visita a un museo di Urbania, guidati da un eccellente personaggio di grande cultura storica e umanistica. Al termine della giornata, nel salutarci, mi scusai perché mi sentivo in colpa per avergli fatto ‘perdere’ una giornata: mi disse che invece era lui a dovermi ringraziare per avergli dato con i nostri incontri culturali un modo in piú per aprire la mentee fargli venire nuovi idee. Che, a quanto pare, ha saputo metter in pratica e valorizzare.

Quando un Company Report è arte della stampa