Riportiamo un resoconto della tavola rotonda che si è tenuta in chiusura del convegno GIFASP.

Il settore industriale italiano sta attraversando una fase di trasformazione significativa, spinta dall’innovazione digitale e dalla sostenibilità. La tavola rotonda “La fabbrica digitale e sostenibile“, organizzata da GIFASP e moderata da Irene Elisei di Class CNBC, ha riunito quattro relatori, Maurizio d’Adda, Direttore Generale di Assografici, Enrico Barboglio, Direttore Generale di ACIMGA/Argi, Alessandro Tomassini, presidente Gifasp e di Umbria Digital Innovation Hub, e Daniele Roscioli, CEO di Rascioli Development.

Innovazione e sostenibilità

Maurizio D’Adda ha aperto la discussione presentando un’analisi di Assografici dei dati 2023 e la visione per il futuro, evidenziando come le nuove normative europee e italiane influenzino le aziende. Ha sottolineato l’importanza di valorizzare le risorse interne e individuare le competenze necessarie in un contesto di trasformazione digitale e sostenibile. Utilizzando l’analogia dei tre spaccapietre, D’Adda ha enfatizzato la necessità di avere una visione chiara e consapevole del futuro per comprendere l’importanza degli investimenti di tempo, denaro ed energia nella trasformazione aziendale.

Relativamente al bilancio 2023, il Direttore Generale di Assografici ha mostrato un consolidamento del fatturato federativo a oltre 27 miliardi di euro, pari all’1,3% del PIL, nonostante una perdita significativa di quattro miliardi di euro rispetto al 2022. Questa flessione è stata attribuita all’effetto inflattivo del 2022 e alla crisi energetica. Ha notato tuttavia segnali di ripresa a partire dall’ultimo trimestre del 2023 e inizio 2024, con una ripresa moderata nel settore della carta tecnica e una domanda sostenuta nei settori farmaceutico e cosmetico.
D’Adda ha concluso il suo intervento con un moderato ottimismo, evidenziando come le aziende abbiano migliorato la gestione dei prezzi e il reperimento delle materie prime, guadagnando centralità nella filiera produttiva. Questo miglioramento gestionale potrebbe portare a un’ulteriore crescita nel 2024.

Enrico Borgoglio ha fornito un’analisi dettagliata del settore macchinario, sottolineando l’importanza della continuità del dialogo all’interno della filiera industriale. Ha evidenziato come i cicli di produzione e la fornitura di macchinari siano strettamente interconnessi e influenzati da dinamiche interne ed esterne. Ha quindi descritto gli ultimi tre anni come particolarmente sfidanti, con problemi nella componentistica e ritardi nelle consegne di materiali essenziali.
Nel 2023, il settore dei macchinari ha visto una forte espansione verso l’export, che compensa una domanda interna inferiore. Questo è stato attribuito alla presenza di ordini backlog evasi durante l’anno, che hanno potenziato il mercato. Tuttavia, Borgoglio ha espresso cautele riguardo alle previsioni per il 2024, citando ridotti investimenti da parte delle aziende italiane e l’importanza cruciale dell’Industria 4.0 nel determinare il futuro del settore.

Ha segnalato infine una crescente importanza del mercato della formazione nel 2024, con un potenziale significativo per le aziende italiane che partecipano a fiere ed esposizioni internazionali, sottolineando l’importanza di adattarsi alle richieste del mercato europeo, che sta cercando soluzioni innovative.

La Formazione

Alessandro Tomassini ha evidenziato l’importanza dei Centri di Competenza Nazionali, presenti in tutto il territorio italiano e affiliati a Confindustria. Questi centri offrono supporto tecnico specializzato alle imprese industriali, aiutandole a superare sfide tecniche e digitali attraverso soluzioni personalizzate. Tomassini ha spiegato come ogni territorio disponga di strutture che fungono da ponte tra le necessità degli imprenditori e le soluzioni digitali disponibili.

Ha quindi citato esempi concreti, come quello di Tecnocarta, per dimostrare l’efficacia di questo approccio personalizzato e ha sottolineato l’importanza di un percorso strategico ben definito, che ottimizzi le risorse e prepari l’azienda al futuro digitale in modo sostenibile e psicologicamente confortevole per tutti gli attori coinvolti.

Creare valore attraverso l’innovazione

Daniele Roscioli ha enfatizzato il ruolo cruciale del suo ente nel generare valore per le aziende, ottimizzando le operazioni e migliorando la produttività complessiva del sistema. Ha distinto tra efficienza e produttività, sottolineando l’importanza di ridurre il tempo impiegato per ogni operazione per aumentare la produttività complessiva. Roscioli ha spiegato che per crescere significativamente, le aziende devono immaginare nuovi modi per estrarre valore, attraverso innovazione, servizi e creazione di valore aggiunto.
Ha anche sottolineato l’importanza della sostenibilità finanziaria delle aziende, affermando che le imprese devono essere autosufficienti e considerare l’opportunità di investimento e l’efficienza operativa come leve cruciali per la crescita e la competitività sul mercato globale.