Il 27 e 28 marzo si è tenuta a Milano la 5ª edizione del convegno internazionale “Advances in the Packaging Industry” sulla Sostenibilità e Sicurezza dei Prodotti e dei Processi dell’Industria del Packaging.

Un evento che “mette in collegamento il mondo accademico con quello industriale per creare nuove sinergie di studio e ricerca che sono la base del moderno sviluppo industriale” come hanno dichiarato Loredana Incarnato (Università di Salerno), Giuseppe Mensitieri (Presidente CRdC, Università di Napoli Federico II) e Alberto Palaveri (Presidente Giflex).

Il convegno ha rappresentato un’occasione di confronto tra ricercatori e studiosi del mondo accademico, ricercatori e tecnici che operano in ambito industriale ed esperti del settore. Ricerche su cui avevamo riferito nel novembre 2024 sul congresso Paint & Coatings Italy.

Organizzato da Università di Salerno (Dipartimento di Ingegneria Industriale), Università degli Studi di Napoli Federico II (Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei materiali e della Produzione Industriale) in collaborazione con Giflex, questo forum multidisciplinare ha fornito importanti aggiornamenti sui progressi per l’industria del packaging e del flessibile.
Le cinque sessioni di presentazioni sono state arricchite da “Keynote Lectures” di cui diamo una sintesi in fondo. Il congresso si è concluso con una tavola rotonda centrata sulle sfide e le prospettive dell’industria dell’imballaggio.

Imballaggi intelligenti e funzionali

Come anticipato alla stampa da Loredana Incarnato dell’Università di Salerno, l’attenzione si è concentrata sulle tecnologie avanzate per gli imballaggi intelligenti e funzionali, ai materiali biobased e biodegradabili per il packaging, alle problematiche di sicurezza connesse alla produzione e alla vita operativa degli imballaggi, ai materiali e alle tecnologie innovative per la conservazione degli alimenti e per la valorizzazione dei materiali di scarto. La professoressa Incarnato, che da anni si dedica alla ricerca di materiali sostenibili per l’imballaggio flessibile, è ottimista sui risultati che si stanno ottenendo.

Altri interventi si sono concentrati sulle strategie di economia circolare quali eco-design, riciclo, soluzioni basate sulla carta e gestione del fine vita degli imballi, presentando i risultati delle ricerche di istituzioni accademiche e centri di ricerca e gli sviluppi tecnologici più innovativi in ambito industriale.

Le Keynote Lectures hanno affrontato tematiche riguardanti lo sviluppo di strutture di imballaggio eco-sostenibili e le regolamentazioni che l’industria dell’imballaggio è chiamata a rispettare. In particolare, uno dei temi trattati è quello dello sviluppo di strutture multistrato attive in cui tutti gli strati siano biodegradabili, per la realizzazione di film compostabili con proprietà barriera modulabili.

Un altro contributo affronta il tema della realizzazione di coating funzionali a basso impatto ambientale che coniughino alte prestazioni con sostenibilità economica.

Due altri interventi hanno affrontato la tematica della Regolamentazione: la sicurezza alimentare e la Regolamentazione dei materiali a contatto con gli alimenti (MOCA), discutendo sul divario tra ricerca accademica e applicazioni industriali, allo scopo di superare le barriere regolatorie che ostacolano investimenti e trasferimenti tecnologici, soprattutto in ambito europeo, per l’utilizzo delle bioplastiche.
Una ulteriore Keynote Lecture è stata dedicata alla progettazione di linee guida per valutare e ridurre gli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita, promuovendo pratiche più sostenibili lungo tutta la catena del valore dell’imballaggio flessibile.
Tutti i contributi scientifici e tecnici proposti nel corso dell’evento delineano un panorama aggiornato dello stato presente e delle prospettive future dell’industria dell’imballaggio, che è chiamata a cogliere le sfide derivanti dall’esigenza di incrementare la sostenibilità e la sicurezza dei prodotti e dei processi industriali per trasformarle in opportunità di sviluppo.

Le “Keynote Lectures”

Development of Active and Fully Compostable Multilayer Packaging FilmsRafael AURAS, Professor and Amcor Endowed Chair in Packaging Sustainability – School of Packaging, Michigan State University (USA).

Il riciclo dei film flessibili monouso in plastica (FSUP), realizzati con plastiche a base fossile in configurazioni monostrato o multistrato, rappresenta una delle sfide più complesse nella gestione dei rifiuti plastici. Questi materiali contribuiscono significativamente all’accumulo di rifiuti nelle discariche a livello globale e aggravano l’inquinamento nelle regioni con sistemi di gestione dei rifiuti non adeguati. La contaminazione dei film, inoltre, rende la loro riciclabilità ancora più problematica.
Un’alternativa promettente è lo sviluppo di strutture multistrato in cui tutti gli strati siano biodegradabili, consentendo all’intero film di decomporsi naturalmente in ambienti compostabili. Gli strati interni possono essere ottimizzati attraverso l’incorporazione di composti attivi, come antiossidanti e antimicrobici, per migliorarne la funzionalità. Sebbene esistano diverse opzioni per i film multistrato FSUP compostabili, è ancora difficile ottenere un’elevata trasparenza ed evitare la metallizzazione. Il relatore ha illustrato le ricerche e le innovazioni nei film multistrato FSUP compostabili a base di poli(acido lattico), poli-idrossialcanoati e polimeri a base di amido, dotati di barriere personalizzate contro acqua e gas e proprietà attive progettate su misura per varie applicazioni alimentari.

Coating Technology as a Key Enabling Technology for Sustainable Packaging SolutionsStefano Farris, Department of Food, Nutrition and Environmental Sciences, Università di Milano.

La tecnologia coating ha da sempre consentito la nobilitazione di materiali per il confezionamento alimentare mediante la deposizione di sottili strati in grado di conferire al suportoto nuove proprietà funzionali. Sebbene l’importanza della tecnologia coating sia nota da tempo, solo di recente il suo ruolo all’interno del settore del converting ha assunto un’importanza strategica, emergendo come tecnologia abilitante. La crescente spinta verso soluzioni green e a basso impatto ambientale ha infatti reso indispensabile l’individuazione di nuove strategie per lo sviluppo di configurazioni a basso impatto ambientale alternative a quelle convenzionali. La sfida consisterà nel conciliare le esigenze ambientali con prestazioni funzionali adeguate a garantire la shelf life degli alimenti confezionati, mantenendo al contempo la sostenibilità economica delle nuove soluzioni.

Leading the change in Flexible Packaging: introducing LCA Guidelines and paving the path forward Patricia Granados, Senior Expert, Footprinting Quantis (Germania).

Le nuove linee guida per la Valutazione del Ciclo di Vita degli imballaggi flessibili affrontano le sfide legate alla valutazione di questi prodotti complessi. Gli imballaggi flessibili sono spesso costituiti da materiali multistrato, come plastica, alluminio e carta, e coinvolgono diversi processi di produzione come estrusione, laminazione e stampa, ciascuno dei quali contribuisce alla variabilità del consumo energetico e delle emissioni. Queste linee guida sono il risultato della collaborazione tra Hydraulic Packaging Europe, sei principali aziende europee di imballaggio e gli esperti di sostenibilità di Quantis. Allineandosi agli standard internazionali, forniscono un quadro coerente e pratico per semplificare le pratiche LCA. Progettate per valutare e ridurre gli impatti ambientali durante l’intero ciclo di vita, le linee guida mirano a promuovere pratiche più sostenibili lungo tutta la catena del valore dell’imballaggio flessibile.

What future for Bioplastic in Europe? Advancing Sustainable Packaging Solutions Andrea Lazzeri, Department of Civil and Industrial Engineering, Università di Pisa.

Negli ultimi vent’anni, la ricerca sui polimeri biobased e biodegradabili ha compiuto progressi significativi, raggiungendo le proprietà termiche e fisico-meccaniche delle plastiche tradizionali attraverso l’ottimizzazione delle strutture e dei processi produttivi.
In questa keynote Andrea Lazzeri ha affrontato una sfida cruciale: colmare il divario tra ricerca accademica e applicazioni industriali, superando barriere regolatorie che ostacolano investimenti e trasferimenti tecnologici, soprattutto in ambito europeo per l’utilizzo delle bioplastiche.
Uno dei temi fondamentali è evidenziare il discrimine tra le normative relative alla biodegradabilità delle bioplastiche, influenzata da fattori come il processo produttivo e le condizioni ambientali, e i tempi reali di compostaggio industriale e domestico. La presentazione ha illustrato quindi le applicazioni consentite a livello europeo per l’utilizzo delle bioplastiche, distinguendo tra bioplastiche idonee al packaging e quelle più adatte a impieghi durevoli. Il relatore ha suggerito strategie per promuovere una collaborazione più efficace tra accademia e industria, al fine di favorire soluzioni sostenibili e di impatto.

Food safety and FCM: State of the art and perspectivesNew Trends in Risk Assessment and Safety Regulation on FCMMaria Rosaria Milana, Former Research Director, National Institute of Health (ISS), (Italia).

La continua evoluzione della scienza e delle tecnologie, insieme alla domanda del mercato, ha portato a importanti cambiamenti nel mondo dei materiali e degli articoli a contatto con gli alimenti (MOCA o FCM). Oggi sono disponibili articoli multifunzione e materiali altamente performanti, soprattutto nel campo dei polimeri e delle materie plastiche. Gli FCM devono essere conformi ai requisiti di sicurezza del Regolamento 1935/2004/CE, attualmente in fase di revisione da parte della Commissione CE. Il continuo miglioramento degli strumenti di chimica analitica e l’uso di modelli in silicio hanno rivelato nuove problematiche da affrontare. Parallelamente a questa tendenza, la valutazione della sicurezza, di cui si occupa l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), si è evoluta con miglioramenti quando solide basi scientifiche si sono rese disponibili.