Gossip estivi, regolarmente smentiti con il calare delle temperature, raggelano l’ambiente dell’industria della stampa, che ha solo bisogno di tranquillità e fiducia.

«Notizia assolutamente infondata. Siamo profondamente indignati» sono le prime parole che i fratelli Antiga ci dicono quando telefoniamo per sapere come nascono certe fake news.
E pensare che proprio alle fake news abbiamo dedicato l’editoriale di fine luglio, poi ripreso con le considerazioni di fine agosto.

Ma come spiega Carlo Cottarelli nel suo libro sulle bufale o fake news “queste si creano ad arte, che se anche vengono smentite, lasciano il segno”.
Questo vale (purtroppo non vale), in politica dove si usa e se ne abusa.

Ma se parliamo di aziende consolidate nel settore della stampa e della cartotecnica, tanto più se si tratta di aziende storiche come Grafiche Antiga, certi ‘rumor’ estivi possono anche infastidire.

Il ‘rumor’ in questione è quello secondo cui “una chiacchiera estiva sulla possibilità che Rotolito avesse messo gli occhi su Grafiche Antiga”.
Poi smentita a inizio settembre con un “Nessuna nuova acquisizione (per ora) per il gruppo guidato da Bandecchi”.   Ma intanto le uova si sono rotte.

Ed è proprio quel “per ora” che ci lascia perplessi e ci spinge a telefonare all’amico Silvio Antiga.
Il quale, subito, esprime il suo sdegno. «Una cosa vergognosa mettere in giro certe affermazioni. Noi fratelli Antiga siamo profondamente indignati. Tanto più che il lavoro sta riprendendo e stiamo investendo».
Per poi confermare gli ottimi rapporti che tiene con Paolo Bandecchi in Assografici.

La morale è quindi che se il giornalismo tecnico si vuole equiparare a quello politico, siamo fuori strada.