Clima e imprese: affrontare la complessità per costruire il futuro
Serena Giacomin, direttrice scientifica di Italian Climate Network e climatologa, durante il convegno Giflex ha offerto una visione chiara e concreta su quanto la crisi climatica imponga a tutti — cittadini, istituzioni e imprese — un cambio di approccio: affrontare la complessità.
La crisi climatica, infatti, è il risultato di molteplici sistemi interconnessi che evolvono rapidamente, rendendo sempre più difficile costruire strategie di adattamento e mitigazione efficaci. I dati scientifici sono inequivocabili: gli anni più caldi della storia si sono concentrati negli ultimi quindici anni, con il 2023 e il 2024 tra i record negativi. Questo riscaldamento accelera l’instabilità climatica, con eventi estremi sempre più frequenti: siccità, alluvioni improvvise, incendi, perdita di biodiversità e danni agli ecosistemi.
Per le imprese, questo scenario significa confrontarsi con nuovi rischi, sia fisici che finanziari: danni materiali, aumento dei costi assicurativi, interruzioni della catena produttiva, fino ai rischi reputazionali legati alla transizione verso modelli più sostenibili.
Giacomin ha sottolineato l’importanza di superare la semplice consapevolezza e trasformare i dati scientifici in strumenti pratici di gestione. Le aziende devono adottare strategie integrate: ridurre le proprie emissioni (mitigazione) e aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici in atto (adattamento).
Fondamentale sarà anche adottare una visione di sostenibilità autentica, intesa come la capacità di operare rispettando gli equilibri ambientali e garantendo opportunità e benessere alle generazioni future.
Il cambiamento climatico non è più solo un problema ambientale: è una sfida strutturale per il business. Le imprese che sapranno interpretare i segnali e innovare i propri modelli saranno quelle che costruiranno, con coraggio e lungimiranza, il futuro.
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