Fino al 14 febbraio 2012 il Mart di Rovereto ospiterà la tela di 3×4 metri “Seppellimento di Santa Lucia”, l’opera che il Caravaggio (Michelangelo Merisi) compose nel 1608 per la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, a Siracusa. Ma cos’ha di particolare questa esposizione? Il fatto che vengono esposte contemporaneamente l’originale e una copia perfetta realizzata con tecniche di scansione e stampa 3D.

Il realtà l’opera originale si potrà gustare solo fino al 4 dicembre, dopo di che tornerà a Siracusa per le celebrazioni del 13 dicembre (Santa Lucia). Resterà a Rovereto la riproduzione, tanto fedele da “ingannare anche l’occhio più esperto”. Parola di Vittorio Sgarbi.caravaggio Santa Lucia Mart

E c’è da credergli, perché quella che possiamo chiamare ‘riproduzione’ è stata eseguita nei famosi laboratori di Factum Arte di Madrid.
E già parlare di riproduzione fa inorridire il fondatore dello studio madrileno, Adam Lowe, perché anche questa è arte. Arte e tecnologia. “Non si tratta di copie, ma è restituire la storia all’opera” è solito ripetere il fondatore del laboratorio.

Tecniche creative

scanner 3D LucidaI laboratori di Factum Arte – un capannone di 1200 metri quadri dove lavorano almeno quaranta artisti e tecnici creativi – rappresentano infatti una continua sfida tecnologica, dove nuove tecniche di scansione e stampa si confrontano e si implementano, con le abilità artistiche e artigianali e con l’abilità informatica di softwaristi alla ricerca di soluzioni sempre nuove.

Quanto alla tecnologia alla base ci sono i metodi di ripresa, come lo scanner 3D corografico “Veronica”, che cattura i dettagli in rilievo anche micrometrici, quali la struttura della tela o la tridimensionalità delle pennellate nel caso della pittura; o della superficie delle pergamena e persino dell’inchiostro dei manoscritti. O le scansioni con fotogrammetria, lo scanner 3D Lucida, la fotografia panoramica, la scansione LiDAR per la ripresa di grandi spazi (per esempio affreschi e siti archeologici); lo scanner fotometrico; gli scanner 3D in luce bianca, che analizzano il comportamento delle luce riflessa dall’oggetto. E se una tecnologia ancora non esiste, la si inventa.

Restauro conservativo

È Arte? Certamente sì, nel senso tecnologico, e lo ammette persino Sgarbi. Ma sopratutto per la necessità di riprodurre le opere antiche, un fattore strategico indispensabile anche per non perderle per sempre. Del resto, forse non lo sappiamo, ma oggi molti Musei espongono riproduzioni e non le opere originali.
E poi, basti pensare agli scempi che avvengono durante guerre e guerriglie, e non solo. O per il restauro e la conservazione di opere antiche.
Un caso recente è quello del 2019 per la Biblioteca Marciana. Un progetto nato per un’edizione filologica della Mappa Turchesca – il cosiddetto mappamondo turco-veneziano in forma di cuore, composto da 6 matrici in legno di ciliegio –. Corredato di fitte iscrizioni e notizie geografiche in lingua turca, con due piccoli globi celesti e una sfera armillare nella parte inferiore, che misura nel complesso 1096 x 1066 mm, è ritenuto tradizionalmente opera del tunisino Haji Ahmed nel 1559, ma si ritiene sia un progetto a più mani realizzato a Venezia tra il 1559 e il 1568 e destinato al mercato ottomano. I blocchi originali sono stati scansionati da ARCHiVe con led ad alta risoluzione in collaborazione con il laboratorio di fotogrammetria IUAV CIRCE con la collaborazione con la Accademia di Belle Arti di Venezia. I dati ottenuti con gli scanner sono stati elaborati in tavole incise con macchine CNC per produrre nuove matrici, da cui è stata ottenuta la stampa, oggi esposta al Palazzo Fava a Bologna. Ma la cosa più importante è che le matrici originali erano molto deteriorate e i metodi di riproduzione di Factum Arte hanno permesso un restauro filologico accurato che ha riportato l’opera alle condizioni iniziali.Mappa Turchesca

Per la stampa non si usa solo il digitale 3D o a getto d’inchiostro, ma combinazioni di calcografia, acquatinta, intaglio, spesso con accorgimenti appositamente sviluppati dagli specialisti di Factum Arte.

Adam Lowe l’8 dicembre parteciperà a un incontro online ospite del Warburg Institute, focalizzato sulle innovazioni nella riproduzione, conservazione e restauro delle opere d’arte e reperti archeologici.