Dalla Polonia dove per tutto il mese di settembre La Galleria d’Arte Contemporanea della Città di Ostrów ospita una personale di Pietro Paolo Tarasco, in quanto vincitore della Competizione alla XVI Biennale 2016.

Pietro P. Tarasco

Un pubblico numeroso e competente all’inaugurazione della personale di Pietro P. Tarasco a Ostrów, una cittadina di circa 75.000 abitanti (foto Museo Civico Ostrów)

Pietro Paolo Tarasco, il noto artista incisore di Matera, vincitore dei più prestigiosi premi per le sue eccezionali opere calcografiche, è appena rientrato dalla Polonia dove ha inaugurato una mostra personale. Nel mese di giugno era stato componente della Giuria Internazionale per l’assegnazione dei premi agli artisti della XVII Edizione della Competizione con la verifica di circa 1500 opere grafiche, di 500 artisti, provenienti da 41 Paesi di tutte le parti del mondo. Alla stessa competizione ha partecipato con due incisioni fuori concorso.
Competizione in cui Tarasco aveva vinto il Primo Premio alla precedente XVI Biennale del 2016, ottenendo l’invito a una mostra personale nella Edizione successiva, come prevede il bando per il vincitore.

Banach e Cezary Janiszewski Tarasco

Il Direttore del Museo Civico Prof. Witold Banach presenta l’opera di Tarasco. Accanto a loro Cezary Janiszewski e la traduttrice Ewa Guarino (foto Museo Civico Ostrów) 

E così, in concomitanza della cerimonia di inaugurazione della XVII Edizione della Mostra Internazionale del Piccolo Formato di Grafica Edizione 2019 presso il Museo Civico della Città di Ostrów Wielkopolski, il 7 settembre si è inaugurata anche la sua mostra personale presso La Galleria d’Arte Contemporanea della Città di Ostrów. All’inaugurazione erano presenti artisti e collezionisti provenienti da tutte le parti del mondo. Nel Catalogo della mostra sono in elenco 71 opere grafiche del Maestro di Matera.
Il Direttore della Galleria Prof. Cezary Janiszewski e il Direttore del Museo Civico Prof. Witold Banach hanno presentato la mostra aperta per tutto il mese di settembre.

È per noi un onore offrire ai nostri lettori la traduzione di Ewa Guarino del testo di presentazione al catalogo da parte del Direttore del Museo Civico Prof. Witold Banach, che descrive mirabilmente la persona e l’opera del nostro artista.

Pietro Paolo Tarasco, un miracolo di profonda umiltà
Acquaforte dedicata al Museo di Ostrow

Pietro Paolo Tarasco – Acquaforte dedicata al Museo Civico di Ostrów

Pietro Paolo Tarasco, conosciuto a Ostrów da anni, appartiene agli artisti che quasi dall’inizio ci accompagnano nella nostra manifestazione. I suoi lavori sono apparsi per la prima volta alla Biennale di Ostrów nel 1991, quando questo concorso ha iniziato ad avere una portata mondiale. Il nostro amico italiano è l’unico artista occidentale (benché a dire il vero del Sud) che da quel momento arricchisce ininterrottamente il concorso di Ostrów con le sue belle opere. È diventato l’artista più premiato della nostra manifestazione: si è distinto in ben nove edizioni, per ottenere finalmente il primo premio tre anni fa. In quell’occasione il verdetto della giuria mi riempì di gioia, perché l’arte raffinata di Pietro merita i più alti allori, e al contempo ci onora della sua presenza a Ostrów.

È un artista eccezionale, dotato di una simpatia unica, del senso dell’umorismo ed è molto interessato alla Polonia. Il suo profondo affetto per la Polonia deriva anche dalla storia di suo padre, che durante la seconda guerra mondiale il destino l’ha portato fino a Grudziądz in Pomerania. È una storia particolare che forse un giorno leggeremo dal racconto dello stesso Pietro nel libro che sta scrivendo. Ne approfitto solo per dire, come sottolinea l’artista, che i Polacchi hanno salvato la vita a suo padre due volte: una volta dai tedeschi e dopo dagli eserciti sovietici entrati in Pomerania.

Pietro Paolo Tarasco Friedrik Chopin

Pietro Paolo Tarasco – Acquaforte dedicata a Friedrik Chopin (Antonin)

Pietro Paolo Tarasco è nato il 29 giugno del 1956 a Matera, forse in una delle più incredibili cittadine italiane, famosa nella sua parte storica, dove le abitazioni sono scavate nella roccia: “I Sassi”. Il caso o una forza superiore ha fatto sì che la mostra personale di Pietro a Ostrów abbia avuto luogo nell’anno in cui Matera è stata nominata Capitale Europea della Cultura. È una curiosa coincidenza, perché anche noi, almeno in piccola parte, grazie a questo concorso possiamo considerarci per un attimo Capitale della cultura europea ad un livello internazionale con i 41 Paesi i cui rappresentanti ci hanno inviato le proprie opere.
Negli anni 1976-1981 Pietro Paolo Tarasco ha studiato presso la Scuola Libera di Grafica di Matera sotto la guida Guido Strazza e Giulia Napoleone. Più tardi, nella stessa scuola, è stato insegnante e negli anni 1980-2019 ha lavorato al Ministero del patrimonio culturale.
Pietro è stato più volte in Polonia e nel nostro paese è stato insignito con 34 premi, riconoscimenti e nomine: a Ostrów, Malbork, Lublin, Gliwice e a Cracovia. L’attuale mostra personale è l’ottava nel nostro paese.
Le opere di Pietro Paolo Tarasco sono stimate in molti paesi. L’artista prende parte attivamente alla vita artistica europea partecipando a mostre internazionali e ai concorsi di piccola forma grafica ed è stato premiato in più di cinquanta concorsi grafici.
La caratteristica principale dell’arte di Pietro Paolo Tarasco è l’ambiguità espressa nella maestria della tecnica. I suoi raffinati lavori uniscono la ricchezza dei particolari con la perfezione della composizione e la metafora poetica. Nel racconto grafico dell’artista italiano possiamo osservare oggetti familiari, paesaggi idilliaci, avvolti in un’aurea di mistero, dove il mondo reale si confonde con la realtà surreale. L’ossessione per gli alberi, la simbologia della vita, il passaggio del tempo. La caratteristica dell’arte del Maestro di Matera designa la sua opera al ruolo di illustrazione del libro e in particolare in raccolte di poesia. Ognuna di queste immagini è di per se come una piccola opera letteraria.
Nel 1990 conobbe Marco Marchi, professore di letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Firenze e critico letterario. Il frutto di questa amicizia e collaborazione è la pubblicazione di una serie di grafiche e illustrazioni per numerosi volumi di poesia italiana del XX secolo, nonché di altri testi letterari di scrittori italiani contemporanei tra cui lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia, ben noto anche in Polonia.
Grazie a Pietro sono venuto a conoscenza che l’autore del famoso Il giorno della civetta ha scritto anche versi, tra cui La Sicilia, il suo cuore che Tarasco ha illustrato.
Le illustrazioni di Pietro nella poesia italiana contemporanea sono l’effetto di incontri, di amicizie e di letture. Ho notato che gran parte dei poeti illustrati sono di origine toscana – è solo una coincidenza – mi ha spiegato Pietro. All’inizio di quest’anno è apparsa l’opera che forse meglio rispecchia la poetica di Pietro Paolo Tarasco.
Il 27 marzo 2019 nella Sala Ferri del Gabinetto G.P. Vieusseux al Palazzo Strozzi di Firenze, si è tenuta la presentazione del libro Le umili meraviglie dedicata all’amicizia e all’opera di uno dei più illustri poeti italiani del XX secolo: Mario Luzi (1914-2005), con l’eccellente artista grafico di Matera, Pietro Paolo Tarasco.
Questo è un bellissimo volume di amicizia e collaborazione tra due straordinari artisti italiani, iniziata nel 1990 e che ancora continua, benché siano trascorsi quattordici anni dalla morte di Luzi.   Mario Luzi è sempre stato per Pietro quello che per anni ha emozionato e illuminato la sua vita…
Entrambi gli artisti provengono da due mondi molto diversi.
Tarasco dal duro Sud, che si porrebbe definire arcaico, “là in qualche parte in fondo all’Italia, che non giova alla sua popolarità, ma è propizio alla sua concentrazione” come riporta la nota al libro. Luzi ha trascorso quasi tutta la sua vita a Firenze, essenza del trionfo della cultura italiana, deliziosa località, che è un miracolo dell’umanità.
Tuttavia le strade di questi artisti si sono incontrate e si sono ispirate a vicenda. I due terzi del libro è costituito dai versi di Luzi che Pietro ha illustrato. In questo libro troviamo tutte le caratteristiche del lavoro dell’artista grafico italiano, opere di riflessione come Se ne vanno il giorno e L’uomo oppure Il fiore del dolore gli splendidi paesaggi toscani con i punti più caratteristici di Firenze, Pienza, ma anche della Matera città natale e della più vicina a noi – geograficamente – Praga.

La piena comprensione di queste opere sarebbe possibile solo con una buona conoscenza della lingua italiana ma, tuttavia, l’arte di Tarasco è comunque di grande valore intrinseco.
La mostra, nella quale vi presentiamo alcune dozzine delle opere del nostro amico, ci permette di concentrarci solo sulla bellezza dei lavori grafici creati dell’artista italiano. Per la prima volta a Ostrów abbiamo l’occasione di ammirare le opere di Pietro in così tanti scenari. Spero che queste „Umili meraviglie” rimangano a lungo nella memoria dei visitatori.
Infine aggiungo che tutte le opere qui presentate sono state donate dall’artista al Museo della Città di Ostrów Wielkopolski.

Tarasco Manuzio

Pietro Paolo Tarasco – Manuzio, acquaforte

Nell’immagine accanto al titolo la Galleria d’Arte Contemporanea della Città di Ostrów in veduta prospettica.