Dal 12 al 15 settembre Camogli sarà capitale della Comunicazione e della Civiltà, il tema scelto per la VI edizione del Festival ideato da Umberto Eco.

“Per preservare la propria identità, una civiltà non deve solo comportarsi come un archivio di informazioni, ma anche come un filtro” – Umberto Eco – Palazzo delle Nazioni Unite 21 ottobre del 2013.

Il Festival della Comunicazione della ‘Città dei Mille Velieri’ è ormai riconosciuto come un appuntamento unico e imprescindibile nell’articolato panorama della comunicazione e del dibattito intergenerazionale. Attraverso un fitto intreccio di interventi, analisi, riflessioni sulle grandi questioni riguardanti attualità, futuro e innovazione, il Festival esplorerà uno dei temi più importanti per la nostra realtà contemporanea e più cari a Umberto Eco: Civiltà.

Umberto Eco Concludeva così il discorso citato: “Nessuna civiltà può sussistere e sopravvivere senza una memoria collettiva. Schiacciati tra una memoria debole e il suo massimo eccesso, cosa potremmo suggerire ai nostri figli, che non sanno neanche che cosa accadde solo pochi decenni fa? In un mondo in cui si è tentati di dimenticare o ignorare troppo, la riconquista del nostro passato collettivo dovrebbe essere tra i primi progetti per il nostro futuro.

Il tema sarà affrontato con acutezza e genialità: civiltà intesa come particolare relazione tra gli uomini e il loro immaginario simbolico (la memoria storica, i monumenti e i grandi lasciti intellettuali del passato), e civiltà come rapporto tra gli uomini e la loro quotidianità materiale: le conquiste tecniche e cognitive, le tecnologie e i beni di consumo, le economie, i mercati finanziari e le imprese, che cambiano radicalmente ritmi di vita, uso del tempo e delle risorse, abitudini e costumi, mode e aspirazioni.

Post-verità e fake news

Camogli

Nelle quattro giornate, 120 relatori approfondiranno attraverso lectio magistralis, conferenze, laboratori e spettacoli il tema Civiltà: la speciale combinazione di caratteri che riflette l’identità materiale, sociale e spirituale di un popolo; lo spazio fisico, geografico e intellettuale in cui si esprimono usi, costumi, sistemi di governo, scale di valori, ideologie e credenze comuni.

In linea con la trasversalità del tema Civiltà – che porterà a spaziare dall’ecosistema mediale al confine tra post-verità e fake news, dalla cultura green ai linguaggi e lifestyle delle nuove generazioni, dalla contaminazione delle forme espressive alle dinamiche politiche nazionali e internazionali – il Festival vedrà coinvolti oltre 120 ospiti, intellettuali e volti di spicco dell’attualità.
Il mondo dell’informazione e l’universo scientifico e accademico, la cultura e lo spettacolo, la musica, l’innovazione e le imprese, senza dimenticare la politica, chiamata a confrontarsi con la magistratura e la società civile, con il diritto e l’economia, per un totale di 80 eventi tra lectio, presentazioni e dialoghi. Oltre ai tanti amici consolidati, ci saranno i direttori e vicedirettori delle principali testate giornalistiche e riviste. Figure importanti del mondo della politica con Walter Veltroni, Giovanni Toti e Beppe Sala. Importanti volti della scienza e della medicina, dell’informazione, della cultura e dello spettacolo.
Conferenze e dibattiti e anche momenti speciali, come i “duetti inediti”, tra l’ex magistrato Gherardo Colombo e il giornalista Giorgio Terruzzi o tra i rettori universitari Gianmaria Ajani e Guido Saracco.

Il programma ‘Dentro e intorno al Festival‘, prevede 3 mostre – Incursioni d’arte nella civiltà (sull’intreccio tra arte, popoli e culture), DONUM (alla scoperta dei luoghi sacri e della meditazione nel Parco di Portofino), Strofinacci (progetto che ha coinvolto tutte le regioni d’Italia) – e una fitta serie di spettacoli di teatro, musica e poesia: “Mimì” di Mario Incudine e Moni Ovadia; “Già, infatti, è così” di Andrea Vitali; “Tenebra è la notte” del rapper poeta Murubutu; “Sconfinando” di Giorgio Conte; lo show della Compagnia del Cigno di Ivan Cotroneo; “La misteriosa fisarmonica della Regina Loana”, omaggio speciale a Umberto Eco di Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi; il reading “La mia casa di Montalbano” di Costanza DiQuattro.

Alle Colazioni con l’autore si affiancheranno gli Aperitivi del Festival, dove il pubblico potrà godere, nell’affascinante cornice del porticciolo di Camogli, di momenti di incontro informali e divertenti con i protagonisti della rassegna.

Spiega Danco Singer, organizzatore del Festival: «Stiamo avanzando verso una civiltà che è globale e interconnessa, in cui mercati, culture, individui e informazioni sono sempre più interdipendenti ma scossi da forze interne contrastanti, che ridefiniscono la socialità, il rapporto con l’altro e l’idea stessa di barbarie. Il Festival non solo è riconosciuto come una consolidata agorà di discussione sociale e aggiornamento culturale, ma è divenuto una community di altissimo valore arricchita dai protagonisti del mondo economico e imprenditoriale».

Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti. È possibile seguire molte conversazioni anche in streaming.
Informazioni: www.festivalcomunicazione.it Facebook: @FestivalComunicazione | Twitter: @FestivalCom | Instagram: @festivalcom Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli

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