Il Comune di Bologna ha intitolato una rotonda a Cesare Ratta “Maestro Tipografo” . Un riconoscimento culturale per non dimenticarlo.
Non sarò una piazza ma, più modestamente una rotonda, o una rotatoria, tuttavia è significativo ‒ nonché lodevole ‒ il fatto che la Città di Bologna “la Dotta” abbia voluto ricordare il “Maestro”, colui che con impegno e dedizione ha “determinato cambiamento, innovazione, nuove curiosità e nuovi comportamenti” valorizzando l’Arte Tipografica, come ha sintetizzato Adalberto Monti nella presentazione del volume a lui dedicato nel 2015.
Cesare Ratta (Bologna,1857-1938) fu il fondatore della Scuola di Arte Grafica a Bologna, nata per volere degli operai tipografi. Una figura da non dimenticare, e per questo il comune felsineo gli ha, finalmente, dedicato un luogo nella toponomastica cittadina. Una semplice rotonda, in linea col personaggio, uno che “appartiene alla troppo trascurata categoria delle persone che nel loro piccolo hanno fatto cose grandi”.
L’inaugurazione, mercoledì 13 novembre 2024, si è celebrata nella Sala Giovanni Sedioli dell’ITIS Aldini Valeriani con l’evento “Cesare Ratta La nascita della Scuola di Arte Grafica del Comune di Bologna”.
Presenti, oltre ai relatori Pasquale Santucci ‒ dirigente scolastico dell’Aldini Valeriani, l’assessore alla scuola Daniele Ara, l’assessore ai lavori pubblici e toponomastica Simone Borsari, a Miriam Masini in rappresentanza del Museo del Patrimonio Industriale, Claudio Pesci già grafico del Comune di Bologna, e i nostri ‘amici’ Adalberto Monti docente e consulente di stampa, e Roberto Moreschini, Comunico Italiano, che non hanno bisogno di presentazione, oltre a insegnanti e invitati. Ma, soprattutto, presenti centocinquanta allievi perché l’obiettivo era appunto quello di far conoscere, enon dimenticare, la figura di colui che diede vita alla Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna.
Dalla tecnologia alla grammatica
Conoscere il passato per affrontare il futuro, non è solamente una frase ricorrente – come dice Adalberto Monti nel presentatre l’evento – da citare in ogni contesto, ma rappresenta una realtà che consente, come nel caso specifico, di comprendere che la scuola professionale di Arte Grafica di Bologna è nata proprio per volere degli operai, dall’esigenza di capire e comprendere operativamente la tecnologia alla base di quest’Arte. Non solo con la pratica, ma anche con la conoscenza della lingua italiana ‒ fondamentale per un buon tipografo ‒ e anche di una lingua straniera (a quel tempo il francese), della tecnologia grafica e del disegno grafico.
Il segno grafico, manuale, è gestito dalla mente, – aggiunge Adalberto – la memoria aiuta a comprendere e studiare in modo più razionale: la manualità aiuta la mente e viceversa.
Nel 1908 Cesare Ratta venne invitato dalla “Federazione Italiana fra i lavoratori del libro” a presiedere una commissione incaricata di studiare un programma e uno statuto per la realizzazione di una Scuola Professionale Tipografica in Bologna. Scuola che fu presentata in apertura dei lavori per il IX congresso Nazionale fra i Lavoratori del Libro, tenutosi a Bologna nel novembre 1913.
Per l’occasione fu stampata una locandina di benvenuto agli altri istituti italiani, e un opuscolo con stampato il programma nonché l’obiettivo da raggiungere: “integrare e perfezionare l’ordinaria istruzione pratica che l’operaio riceve in officina, insegnandogli quei processi razionali, quelle formule, quelle finezze di lavoro, che nell’affrettata produzione industriale egli non ha agio di imparare, tenerlo al corrente dei metodi più moderni di ogni perfezionamento industriale”.
Iniziatrici della Scuola Professionale Tipografica furono le due Sezioni Bolognesi della Federazione Italiana fra i Lavoratori del Libro che assegnarono un primo fondo di “Italiane lire 500” per gli studi preliminari. In seguito l’istituzione ebbe pure l’adesione dei “signori Proprietari Tipografi”.
Chi erano gli insegnanti Tecnico Pratici? Operai volonterosi (nel significato più nobile della parola), professionalmente preparati, disposti a trasmettere le loro conoscenze. Non tutti erano disponibili, tutt’altro, erano gelosi del loro sapere e non volevano trasmetterlo alle nuove generazioni.
La scuola di Bologna nacque dopo quelle di Milano, di Torino e di Firenze. L’accordo degli operai e degli industriali fu fondamentale.
La formazione professionale era e resta lo scopo primario per fornire agli allievi in primis e agli operatori di aggiornarsi per affrontare la tecnologia ed il suo sviluppo. Tutto questo non è possibile eseguirlo in fase produttiva, dove la tempistica operativa non lo permette per la fretta del fare. L’operaio in generale deve specializzarsi in singoli lavori.
La scuola iniziò la propria attività nel 1913 al numero 50 di via Mazzini a Bologna; nel 1917 il Consiglio di Amministrazione della Scuola cedette la scuola al Comune di Bologna, e assunse il nome di Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna. I primi corsi di Tecnica professionale furono di Tipo-compositore e di Tipo-impressore.
Bologna, 24 Maggio 1914
Ill.mo Sig: […] Roascio
R. Commissario del Comune di Bologna
A nome di questa Scuola Professionale Tipografica mi faccio in dovere di sottoporre all’apprezzata disamina della S.V: Ill.ma questa considerazione: che qualora l’on. Comune di Bologna intendesse inviare, di cui serva con altre Istituzioni cittadine (Camera di Commercio …) alcuni operai a scopo di studio alla Esposizione Internazionale Grafica di Lipsia inaugurata da poco, di volere preferire nella scelta il Direttore o alcuni degli insegnanti tecnici di questa Scuola professionale i quali per la loro qualifica meglio si trovano in grado di trarre profitto dalla visita della grande mostra mondiale e giova così agli scopi e intendimenti che la nostra Istituzione si ripromette.
Coi sensi del massimo ossequio
Geom.
Pel Consiglio Direttivo
Cesare Ratta […]
La Rotonda riporta la targa “Cesare Ratta Maestro di Arte Grafica (1857-1938)” (v. foto in alto)
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