Partiamo da un presupposto: oggi la correzione delle bozze avviene per via elettronica attraverso il comando revisione di word, che è un programma di elaborazione testi o addirittura di acrobat reader, tramite file pdf, mediante colori e indicazioni riportate a margine della pagina di testo.

Ma sa bene, chi è del mestiere, che una buona correzione di bozze si esegue su carta con la simbologia corretta e comprensibile alle figure professionali dell’editoria libraria. I testi tecnico-scientifici, i dizionari che hanno molte pagine e dove l’attenzione deve essere alta ma, soprattutto, professionale, il correttore di bozze deve uniformare e ricontrollare ciò che corregge, sfogliando fisicamente l’originale. Quest’ultimo torna all’autore che dovrà, a sua volta, verificare e aggiungere eventuali correzioni, utilizzando lo stesso metodo che permetterà al compositore della C.E. di eseguire al meglio le correzioni.

Certo è che in un mondo in corsa e in continua evoluzione, anche l’editoria si lascia sedurre dall’aiuto elettronico, che non va disdegnato perché riduce le distanze, ma andrebbe utilizzato per i testi più semplici e meno corposi.

Vediamo di seguito di capire come funziona la vera correzione delle bozze e impariamo a districarci nella simbologia che la caratterizza.segni di riporto
La norma UNI 5041-69 contiene i simboli di correzione delle bozze di stampa. In generale le correzioni si indicano con un contrassegno inserito nel testo, che indica il punto della correzione; lo stesso, accompagnato dall’indicazione della correzione da effettuare, è riportato a margine di riga. Nel caso di piú correzioni sulla stessa riga, le notazioni a margine devono seguire lo stesso ordine di successione del testo. Entrambi i margini, sinistro e destro, possono essere utilizzati per le correzioni: la correzione verrà annotata sul margine piú vicino alla sua posizione nel testo.

Nel caso di piú correzioni sulla stessa riga o su righe vicine si utilizzano contrassegni differenti.

Per indicare il cambio di carattere: maiuscolo, minuscolo, maiuscoletto, corsivo, nero si possono, in alternativa ai contrassegni, utilizzare le sottolineature del testo:
Maiuscolo = sottolineatura tripla
Maiuscoletto = sottolineatura doppia
Maiuscoletto con iniziale maiuscola = sottolineatura doppia, tripla per l’iniziale
Corsivo = sottolineatura semplice (_______)
Nero = sottolineatura semplice ondulata (________)
Le stesse sottolineature vanno riportate a margine, sormontate dall’indicazione del tipo di carattere.

esemplificazione correzione bozze

Esemplificazione della correzione bozze

I segni di riporto devono essere tali da non potersi confondere con le lettere dell’alfabeto latino.
I segni di riporto eseguiti nel testo si devono ripetere nel margine in corrispondenza della riga interessata facendoli seguire dalla correzione.

In nessun caso le correzioni devono essere inserite tra le righe del testo.

Le annotazioni per il tipografo, per l’autore o per la casa editrice o ogni richiesta di chiarimento, si devono includere in un circoletto.

Si raccomanda agli autori e ai correttori delle case editrici di esaminare attentamente i punti interrogativi che si possono trovare sulle bozze e di depennarli sempre dopo aver apportato l’eventuale correzione.

esempio di un brano con correzioni

Esempio di un brano con correzioni