MetaAlice intervista Annalisa Panesi, per scoprire che cosa l’ha spinta in questa avventura e quali sono le difficoltà che incontra una casa editrice nel periodo attuale.

Buongiorno Annalisa, noi ci siamo conosciute a Edita, Fiera per l’Editoria, due anni fa e ci siamo riviste a Libri in Baia a Lavagna. Ci racconti delle sue attività editoriali che non si limitano a quelle di editore.

Buongiorno Wilma, e grazie! Oltre all’attività di editore, da qualche anno organizzo piccole fiere dell’editoria che diano a chi vive questo mondo la possibilità di farsi conoscere ai lettori: parlo quindi non solo di editori, ma anche di autori e professionisti.

Qual è lo scopo della sua casa editrice e con chi lo condivide quotidianamente?

Panesi Edizioni si è molto radicata sul territorio, soprattutto negli ultimi anni, per cui mi dedico a progetti che coinvolgano principalmente gli autori e la cultura liguri. Il mio quotidiano è fatto di scambi con gli autori, i collaboratori e colleghi di altre realtà.

Com’è strutturato il vostro gruppo di professionisti?

Essendo io editor – e avendo la fortuna, nel piccolo, di poter scegliere di pubblicare solo quello che mi piace – mi occupo personalmente della cura dei testi. In caso di necessità particolari, poi, ho diverse collaborazioni attive a cui poter far riferimento, dalla correzione alla grafica.

Come valutate i testi che vi vengono proposti?

Le due fonti principali da cui arrivano i testi sono gli invii spontanei e il passaparola. Nonostante spesso si creda che un editore passi la maggior parte del suo tempo a leggere, in realtà ci sono tantissime cose da fare, per cui spesso mi ritrovo a dover rifiutare delle proposte perché non ho materialmente il tempo di valutarle. Nei periodi più tranquilli, invece, riesco a valutare anche vari testi, e – come anticipato prima – scegliere in base alle mie preferenze.

Attingete al bacino dei concorsi letterari?

All’inizio della nostra esperienza abbiamo organizzato dei concorsi, ora non più. Ed è un po’ che non mi capita di partecipare come editore “premio”.

Quali servizi offrite all’autore che intendete pubblicare?

La nostra cura del libro parte dall’editing e arriva fino alla pubblicazione, quindi correzione, grafica, lancio. Più difficile la fase di promozione successiva, anche se ci impegniamo sempre al massimo.

Sono lunghi i tempi di attesa? Date un preliminare cenno di interesse esaminando sinossi e biografia, o attendete di leggere tutto il testo?

Se non siamo in grado di leggere un testo in tempi consoni, preferisco dirlo subito. Anche se non mi “interessa” il tema. E preferisco leggerlo tutto.

La vostra è un’editoria non a pagamento?

Sì, non siamo a pagamento.

Com’è strutturata la C.E. a livello di grafica e stampa?

Collaboriamo con diverse figure per la grafica e la stampa è affidata a una tipografia specializzata.

Quali sono i generi che pubblicate?

Principalmente narrativa (gialli, romance, narrativa contemporanea) e saggistica locale.

Quanto conta per lei un buon editing?

È fondamentale.

Come gestite il post pubblicazione, in merito alla collocazione del catalogo nella vendita online nelle librerie?

Da un po’ di tempo ci siamo affidati alla distribuzione on demand: i librai possono ordinare i nostri libri dai loro distributori, i quali invieranno l’ordine di stampa alla tipografia. E poi c’è sempre la distribuzione diretta sul territorio.

Come fate promozione, quali sono i canali utilizzati per pubblicizzare e far conoscere la C.E. e gli autori, oltre alle fiere?

Soprattutto attraverso i social e le newsletter, sia ai lettori che alla stampa dedicata.

Come vede Annalisa Panesi il futuro dell’editoria?

In continua evoluzione.

Che cosa pensa del self-publishing?

È una valida opportunità se affrontata con serietà, impegno e cognizione di causa. E per questo intendo affidarsi a professionisti che possano aiutare nei vari step (editing, correzione, grafica, promozione). Io stessa, da libera professionista, mi occupo di supporto a chi voglia autopubblicarsi.

Ci sono progetti in corso o in previsione per il futuro?

Sì. Pochi, ma buoni!

Grazie Annalisa e buon lavoro!

A voi, grazie davvero.

Annalisa Panesi

Annalisa Panesi a Libri in Baia a Lavagna