Tre giornate, presso il Museo Ferrari di Maranello, piacevoli e di sicuro interesse e crescita per tutti gli imprenditori e operatori della flessografia, dal packaging flessibile, alle etichette e al cartone ondulato, che hanno seguito i lavori della tavola rotonda “Future of FLEXO”, e costituiscono un nuovo punto di riferimento per la stampa flexo su carta, flessibile e cartone ondulato.
di Roberto Mercati
L’evento, che si è tenuto dal 21 al 23 febbraio presso il Museo Ferrari, è stato organizzato da Zdue, Reproflex3, I&C Gama, Tamburini S.r.l., Flexo plate HD & Sleeve.
Marco Mingozzi, Internal Manager di ZDue ha introdotto i lavori passando subito la parola ad Andrea Sandrolini, New Technologies Product Manager Zdue, che ha illustrato gli algoritmi che l’azienda modenese ha messo a punto per offrire nuove opportunità alla prestampa flexo, che si possono riassumere in cinque punti: scalabilità e crescita; controllo del business; vantaggio competitivo; pieno utilizzo delle competenze; controllo qualità e degli sprechi.
Le esigenze dei brand
Tecnici esperti dal colore alla gestione della prestampa e stampa, delle attrezzature e degli accessori hanno condiviso le proprie esperienze sui temi della sostenibilità, del gamut colore esteso e la stampa su materiali compostabili e riciclabili per il packaging.
Un meeting internazionale dedicato principalmente con un programma intenso di relazioni, case histories, Q&A con Brand Owners, Grande Distribuzione Organizzata e costruttori di macchine da stampa.
Da segnalare questo intervento di Eleonora Emili responsabile acquisti di Grissin Bon, che ha fatto notare, tra l’altro, come oggi prevalga una tendenza a dare piú importanza al contenitore che non al contenuto.

Da sinistra Marco Mussini, Eleonora Emili, Grissin Bon e Goliardo Butti
Tra i molti temi affrontati relativi al futuro della stampa flessografica, oltre alle esigenze della sostenibilità hanno dominato l’intelligenza artificiale applicata alla flexo con i sistemi di analisi dati e ottimizzazione del processo, il valore aggiunto dell’ibridizzazione della macchina flessografica a tamburo centrale.
Tutti temi che ATIF e i suoi consociati stanno seguendo con attenzione all’interno delle proprie attività.
Nel loro interventi, i tecnici di Reproflex3, hanno illustrato il loro metodo per supportare i brand nella stampa flexo.
Andrea Novi di Golden Group ha poi spiegato come le aziende possono utilizzare al meglio le opportunità della finanza agevolata, un tema per esperti cui rimandiamo.
Tornando agli aspetti tecnici, dopo essere stata presentata la recente partnership fra Z Due e Tamburini che ha lanciato un nuovo marchio di sleeve applicabili sia nel settore imballaggi flessibili che al cartone ondulato, Tamburini ha spiegato le novità delle maniche “Da Vinci” per la stampa flexo.
Sante Conselvan ha spiegato l’importanza dei Big Data e l’autoapprendimento delle macchine, tema illustrato con una case story da parte di Paulo Souto di SisTrade. Per questo tema rimandiamo a un nostro precedente articolo: “Con i big data la flexo è nel futuro”.
La tavola rotonda dei costruttori di macchine è proseguita con l’intervento di Albero Palaveri sulla situazione e prospettive del packaging, con particolare riferimento alle materie prime e ai cambiamenti in corsi per i materiali di imballaggio per una maggiore sostenibilità. Sul tema rimandiamo al discorso del presidente Giflex al convegno dell’ottobre scorso.
Sulle tematiche della sfida energetica è poi intervenuto Andrea Giolli di A2A.
Evoluzione della flexo
Giornate molto utili per il mondo flexo, oltre che per l’aver saputo raggruppare in un clima rilassante e piacevole, per aver esaminato e approfondito argomenti quali l’evoluzione della flexo e tutto il suo indotto, da cui è emerso l’elevato standard che ha raggiunto questo settore.
Senza però dimenticare, come ha sottolineato Sante Conselvan nelle sue conclusioni (segui qui l’intervento del presidente FTA Europe), che da questi incontri abbiamo, tutti, sempre qualcosa da imparare. Non è mancata l’importanza della attenzione alla sostenibilità come ha voluto precisare Aldo Franco direttore Eurolabel che ha parlato della sostenibilità in particolare per il mondo delle etichette (seguire qui il video del suo intervento).
Innovazione e rete
Si è dato risalto anche all’innovazione nelle linee da stampa in termini di digitalizzazione, ottimizzazione e automazione oltre che alla ibridazione, con il connubio ormai irrinunciabile tra flexo e digitale, come sottolineato, tra gli altri, da Aldo Peretti, Uteco, il quale ha rimarcato ancora la necessità per tutta la filiera della flexo e del packaging, di fare fronte comune, ma non solo tra le grandi aziende, bensì tra le medie e le piccole. Questo “fare lobby”, ha sottolineato, è il solo modo per fare pressione sulla politica che non conosce la realtà del settore (evidentemente piú interessata alle spiagge che alla produzione industriale – ndr) ed è quindi assente e distratta.
Future Of Flexo è stata quindi una importante convention internazionale che per la prima volta ha riunito attorno a un solo tavolo tutti i settori della stampa dal film flessibile alla carta, dal tissue al cartone ondulato, per discutere sullo stato attuale e sulle nuove soluzioni per competere sul mercato globale del packaging.
Tra le tante presenze di rilievo, da segnalare Elisabetta Brambilla, presidente di Gipea e Alberto Palaveri, presidente GIFLEX.
E in particolare l’interesse mostrato dai brand e dalla GDO che costituiscono il nocciolo delle questioni trattate, associando le problematiche dei convertitori flexo con quelle delle proprie esigenze nel packaging.
In questo video riportiamo alcune domande del pubblico: https://youtu.be/Mk_760URPtg
Peter Stael Packaging Broker risponde alle domande: https://youtu.be/WKMLN4Hn_k
Tavola rotonda con i Brand Owner: https://youtu.be/cumwRK0MjwE
Scrivi un commento