Il voto dei giorni scorsi al Parlamento Europeo è stato un importante passo avanti nel processo legislativo riguardante il trattamento riciclo dei rifiuti da imballaggi in plastica. Soddisfazione da parte delle associazioni di categoria.
Secondo quanto dichiarano le diverse associazioni di categoria coinvolte, sia tar i produttori di plastica, sia tra gli utilizzatori della plastica per gli imballaggi, “il voto in plenaria dell’Europarlamento sul regolamento imballaggi (PPWR) ha respinto la posizione ideologica, quella del minor impatto ambientale del riutilizzo, non supportata scientificamente e che anzi probabilmente implica più trasporti, più inquinamento e maggiori consumi di acqua ed energia.”
Si tratta di un voto importante, che tutela le aziende italiane e i cittadini, perché se il Regolamento fosse stato approvato così come proposto dalla Commissione Europea l’impatto sulle filiere industriali, soprattutto della filiera del packaging e dell’agroalimentare, avrebbe messo in ginocchio migliaia di imprese e relativi posti di lavoro, “incidendo pesantemente sul nostro Pil” come ha dichiarato Marco Bergaglio, Presidente della Unionplast Federazione Gomma Plastica in un’intervista televisiva.
È bene precisare, però, che l’iter legislativo non è ancora concluso e il PPWR contiene ancora molte criticità, e incongruenze, soprattutto per la filiera della plastica.
Tra le note positive rileviamo una maggiore chiarezza sulle date limite per quanto riguarda le applicazioni delle linee da seguire per la riciclabilità e la esenzione su specifici obiettivi sul riuso per il trasporto del packaging flessibile usato in contatto diretto con gli alimenti.
«È bene ricordare ‒ ha aggiunto Bergaglio ‒ che in Italia il recupero totale di rifiuti di imballaggi in materiale plastico su immesso a consumo è pari al 96,3%.»
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