In Labelexpo ci soffermiamo allo stand Prisma e scopriamo un’azienda che abbina la solidità delle proprie macchine alle tecnologie di avanguardia per la nobilitazione delle etichette.

Giuliano Ferreri aveva le idee chiare fin dal 1978: «Volevo costruire macchine industriali come voglio io e che fossero adatte ai tempi». Nel 1984 inizia a progettare macchine per altre aziende, e nel 1998 decide di dare il proprio nome alle macchine per la stampa serigrafica e stampa a caldo. Macchine sempre progettate per adeguarsi alle richieste di un mercato che stava cambiando rapidamente.
Avviava così la propria attività a Vigevano fondando la Prisma s.r.l. specializzata nel settore, maturando negli anni un’esperienza crescente di qualità e servizio. Diventa così una industria 2.0. Anche se oggi, progetta e vende macchine pronte e adatte a essere integrate secondo i principi del 4.0.

Prisma Giuliano Ferreri

Giuliano Ferreri allo stand Prisma a Labelexpo mentre illustra le caratteristiche della Seriprint LF-350

Lo abbiamo incontrato a Labelexpo, dove per far fronte al flusso continuo di clienti era coadiuvato da Patrick Faure, responsabile delle vendite internazionale, e da David Marinoni, ben noto sul mercato italiano, new entry in casa Prisma.
In uno dei pochi momenti di calma ci sediamo per approfondire la conoscenza di questa azienda che ci è sembra molto attiva proprio per la presenza continua di convertitori attenti a seguire le operazioni della macchina di finitura LF-350 presente allo stand.

La ‘prova moneta’
Prisma LExpo stand 2

Continua e interessata l’attenzione alla Seriprint allo stand Prisma

Ferreri ci tiene a sottolineare la robustezza delle sue macchine, l’assenza di vibrazioni, il suo fiore all’occhiello.
«Soddisfare le esigenze di chi cerca un prodotto di alta qualità, robusto e affidabile, è il mio pallino – ci dice convinto –. Le macchine Seriprint-350 e LF-350, sono modulari e in continua innovazione, perché vogliamo garantire la stampa di etichette di alta precisione. In particolare la LF-350 qui esposta è una macchina flessibile per la sua modularità, ma anche garanzia di elevate prestazioni.»

Elevate prestazioni non è, in questo caso, il solito slogan e per dimostrarlo appoggia una moneta da 2 Euro sulla struttura della macchina alla massima velocità. La moneta resta in equilibrio. È la dimostrazione pratica di una solidità che non ci sembra di aver visto altrove.

Interviene Patrick Faure, che dal 2015 segue i mercati francese e svizzero, vero uomo di marketing, che ci fa osservare come oggi Prisma abbia colto i segnali che vengono dal mercato.
«Possiamo dire, sia pur riduttivamente, che è un Prisma 2.0, perché ha saputo immaginare e costruire una nuova macchina che risponde alle necessità di nobilitare le etichette anche stampate in digitale. Oggi stampare bene è normale – aggiunge – ma chi stampa etichette, per venderle bene deve dare valore aggiunto con la nobilitazione. Stampa a caldo, rilievo, verniciature e laccature. Tutte operazioni che richiedono una macchina versatile

Ricerca e innovazione

E infatti la macchina esposta in fiera presenta molte interessanti innovazioni tecnologiche.
La linea è stata configurata per la stampa di finitura di etichette da bobina a bobina con un gruppo di verniciatura flexo rotativo, un gruppo di stampa e verniciatura flexo semirotativo, un gruppo di stampa serigrafica, un gruppo di stampa oro caldo/embossing, un gruppo di accoppiamento etichette e un gruppo di fustellatura semirotativa.

«La ricerca e l’innovazione nella costruzione e assemblaggio dei componenti – ci dice Giuliano Ferreri – mirano a garantire alti standard produttivi di velocità senza perdere la precisione e la qualità della stampa

Ecco il perché della ‘prova moneta’: negli anni le velocità sono aumentate e oggi il gruppo serigrafico in piano può lavorare a 7.000 battute, mentre l’oro a caldo raggiunge le 18.000. Alta produttività senza perdere nulla in qualità.
Alla base di tutto questo c’è la lavorazione senza risparmiare sulla materia prima: «La struttura d’acciaio delle nostre macchine pesa il 50% in piú delle concorrenti e lo lavoriamo con macchine utensili a CN.»

Ma non dimentichiamo che la tecnologia Prisma è anche molto aggiornata, ad esempio con la telediagnostica, necessaria per garantire l’assistenza immediata ovunque.
E infatti Prisma guarda anche fuori dai confini, il suo mercato attuale è per il 50% in Italia e per il 40% in Francia, dove è presente dal 2015 con 14 macchine a oggi. Il restante 10% è diviso tra Spagna e Svizzera.