Perché questa pagina? La bella è il significato della parola ‘zena’ in arabo. Lo aveva spiegato l’imam che parlò ai funerali delle vittime del ponte Morandi a Genova. Bella e Superba.

La bella, secondo la lingua araba. Superba secondo il Petrarca, aggettivo inteso non come ‘soggetto a superbia’ bensì ‘superior’.
Sia come sia, dobbiamo una spiegazione: Perché questa pagina?

«Ahi Genovesi, uomini diversi / d’ogni costume e pien d’ogni magagna / perché non siete voi del mondo spersi?» (Inferno, canto XXXIII). Genova (Zena in lingua genovese) città amata e odiata più d’ogni altra. Città difficile, come difficili sono i veri genovesi (ma quanti ne sono rimasti?). Conosciuta solo per luoghi comuni, spesso falsi e arbitrari. Pregiudizi dovuti all’ignoranza, del resto assai diffusa come recita un vecchio proverbio genovese: “Se l’ignoransa a fise muxica, ghe sajæ ciù Beetoven che ommi” [Se l’ignoranza fosse musica, ci sarebbero piú Beethoven che uomini].
Ed è appunto per cercare di combattere questa ignoranza che nasce questa rubrica, la quale intende invece far luce e giustizia su questo ‘strano’ popolo.

Lo faremo con racconti e aneddoti relativi alla città di Genova e ai genovesi. Ma anche alle scoperte e conoscenze che si possono acquisire passeggiando per la città con gli occhi, e la mente, aperti.

Buona lettura.