La transizione digitale all’interno delle fabbriche italiane presenta incognite. Se ne è discusso all’evento Macchine Protette.

La cybersicurezza con qualche incognita in meno grazie, che si è svolto a Piacenza Expo e che ha portato all’attenzione della platea di aziende e professionisti gli sviluppi sul tema, già al centro dell’edizione 2023 di Macchine Protette. Organizzata e promossa da Digital Industries World, l’Associazione che si occupa di promuovere la transizione digitale all’interno delle fabbriche italiane, la mostra-convegno ha riunito esperti provenienti dal mondo delle aziende OEM e degli end user, dalla sfera accademica e da quella giuridica, per confrontarsi su tutte le declinazioni della cybersecurity: tecniche, normative e di scenario, sempre nel segno della regola “100% divulgazione”. Il tutto a partire da un concetto primario: quello della safety industriale.
D’altronde, l’ecosistema che si è venuto a creare negli ultimi anni grazie all’interconnessione delle linee industriali ha portato il concetto di sicurezza ad un nuovo livello, dove per garantire la safety non è più possibile fare a meno della cybersicurezza. Una serie di accorgimenti tecnici e buoni investimenti sulla sicurezza possono evitare grosse problematiche produttive e seri danni economici; per le grandi aziende e le PMI dotarsi di software antihacker è già una priorità, tanto più con l’entrata in vigore della direttiva NIS2, che interesserà tra le 50mila e le 80mila aziende italiane.

È seguita la tavola rotonda “Cybersecurity 360°: roadmap e strategie per navigare l’interconnessione industriale” con gli abilitatori dell’evento, alla quale sono intervenuti Mattia Curatitoli di 40Factory, Eleonora Magni di H-ON, Daniele De Marchi di Siemens e Andrea Olivetti di ITCore.

Il convegno si è concluso con la presentazione della guida “Macchine protette: non c’è più safety senza cybersecurity“: un volume appena editato da Digital Industries World, scritto da Kim Crawley, ricercatrice esperta di cybersicurezza, Andrea Gozzi, segretario generale di Digital Industries World ed esperto di innovazione digitale, e altri contributori dell’Associazione, tra cui Federico Milan, leader del gruppo di lavoro Tecnologia dell’associazione, che ha presentato il libro alla platea. La guida intende essere un punto di partenza utile per esplorare il tema della sicurezza industriale, rivolta sia ai produttori di beni strumentali che agli utenti finali.

«La cybersicurezza è un fattore abilitante delle nuove tecnologie – ha affermato il Generale Paolo Poletti -. È necessario trasformare i dati normativi in requisiti tecnici attuabili e aiutare le imprese in questo percorso. Eventi come quello di oggi servono a trasmettere messaggi importanti sull’urgenza che le aziende si dotino di strumenti adeguati per la cybersicurezza

I cyber criminali – ha aggiunto Lorenzo Zamburru dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionaleattaccano l’azienda nel cyberspazio in modo più facile rispetto alle intrusioni fisiche. Le macchine industriali invece hanno confini fisici e logici esposti agli attacchi cyber. Le aziende, quindi non possono più fare a meno di prestare massima attenzione alla supply chain, alle certificazioni, alla valutazione del rischio, alla progettazione, alla compartimentazione e anche all’identificazione di un responsabile della sicurezza cibernetica.»

In sintesi

L’evento “Macchine Protette”, organizzato da Digital Industries World, ha posto l’accento sulla cybersicurezza nelle fabbriche interconnesse, tema cruciale della transizione digitale. Esperti da aziende, università e istituzioni hanno discusso soluzioni tecniche, normative e strategiche per proteggere le linee industriali dai crescenti attacchi cyber. Presentata anche una guida pratica per integrare safety e cybersecurity. L’urgenza? Prepararsi alla direttiva NIS2, che coinvolgerà migliaia di imprese italiane.