Una settimana difficile, per alcuni versi catastrofica. Borse in picchiata, attentati negli USA, e evitiamo di parlare di Casa Nostra (stavo per cadere in un lapsus feudiano: Cosa Nostra…).

Dal blog del nostro esperto finanziario, oggi non traspare alcun ottimismo. La Borsa americana è scesa “prima” degli attentati di Boston e del Texas, come accadde per il 9/11. Ma è un caso.
Così come in Casa Nostra non dobbiamo parlare di golpe: per carità, solo al Cavaliere è permesso di usare impunemente questa parola, quindi chi l’ha usata a sproposito nel tardo pomeriggio del 20 aprile è un disfattista. E invece i nostri politici che giocano ai birilli e fanno gli ultrà in Parlamento comportandosi come bambini viziati, che pensano solo alla propria poltrona e alla propria vanità, ma che non si curano minimamente del bene della Nazione, alle esigenze di chi lavora e delle imprese italiane che lavorano in condizioni asfittiche, questi non disfano nulla. Anzi, parafrasando il Gattopardo, cambiano tutto perché nulla cambi. L’importante è non perdere i propri privilegi.

Abbiamo, in Italia, fior di menti e di aziende che lavorano seriamente, che riescono a tenere in piedi un Paese allo sfacelo grazie alla casta, aziende che ci auguriamo solo che resistano ancora senza emigrare alimentando quello stillicidio che ci sta svuotando di piccole e medie industrie sane che sono il tessuto portante dello Stato (e che lo sostengono con le loro tasse).

Ne abbiamo conosciute parecchie, persino nel nostro settore, ancora in questi ultimi giorni: aziende che inventano e che esportano, aziende che fanno da contraltare nel mondo allo sfacelo di un’altra Italia. Aziende il cui nome in Europa è sinonimo di creatività ed eccellenza italiana. Ma quanto possono durare con una classe politica che, senza alcun senso di responsabilità – se non a parole e a slogan -, sta remando contro?

La prossima settimana sarà determinante. Speriamo di poter essere meno pessimisti al prossimo appuntamento. Al momento mancano le premesse. La casta intanto continua impeterrita a difendere con le unghie,  con i sotterfugi e tanta ipocrisia, i propri privilegi. Alla faccia della democrazia.