Oscar dell’Imballaggio 2020 all’insegna della circolarità. Nell’ambito del summit de Il Sole24Ore sulla sostenibilità dell’economia circolare, che ha trattato in particolare il tema della plastica nella raccolta differenziata, CONAI e Istituto Italiano Imballaggio hanno presentato i vincitori dell’Oscar 2020.
I progetti premiati si distinguono per innovazione, sicurezza, sostenibilità e internet del packaging.
L’economia circolare è di grande attualità, da quando si è capito che ‘occorre voltare pagina’. Tanto più oggi in periodo di pandemia è uno degli strumenti indispensabili per rilanciare l’economia.
Questa la premessa di Fabio Tamburini direttore de Il Sole24Ore, che ha aperto i lavori.
Il professor Jacopo Giliberto ha presentato poi la new economy basata sull’economia circolare parlando della plastica nella raccolta differenziata.
Concetto ribadito da Fabio Iraldo di Laboratori SuM (Sustainability Management) il quale ha sottolineato come l’economia circolare può essere un fattore di crescita e fonte di vantaggi competitivi per l’azienda. Risulta infatti dalle analisi statistiche che ‘maggiore circolarità equivale a migliore competitività‘.
Del resto i dati per il nostro Paese non sono male: se l’Italia è solo al 33° posto nel mondo, con 67% del riciclato, nel caso specifico dell’imballaggio, il packaging è prodotto per il 40% con materiale riciclo, e un terzo delle aziende offre prodotti riciclabili per oltre il 70% del materiale.
Meno sprechi
Francesco Testa della Scuola Superiore Sant’Anna ha evidenziato come il ruolo del consumatore sia fondamentale per l’economia circolare: quasi 90% (settembre 2020) degli italiani ha consapevolezza della sua importanza; il 50% cerca informazioni sul riciclo sull’imballaggio e quando acquistano iniziano a comportarsi coerentemente: l’80% è attento a evitare sprechi.
Il consumatore riconosce il valore ambientale del packaging ed è persino disposto a pagare qualcosina in più (solo 14% non lo è) e il 37% legge attentamente le informazioni, mentre il 75% ritiene le etichette importanti per la conoscenza. Cresce quindi la conoscenza e la fiducia nei confronti dell’informazione.
In sintesi: emerge una netta evoluzione del consumatore, che appare predisposto a supportare il processo di transizione all’economia circolare; e quindi le imprese possono cogliere questa predisposizione per aumentare il valore dei propri prodotti puntando sull’economia circolare. Conai e associazioni di filiera hanno ora il compito di informare e educare il consumatore fornendo loro indicazioni chiare e affidabili.
Tra gli altri interventi, interessante quello di Renata Pascarelli direttore qualità Coop, che ha osservato come sia in crescita l’interesse del consumatore nei confronti del corretto riciclo.
Invitiamo chi volesse seguire le presentazioni proiettate durante la diretta dell’evento, a cliccare qui.
Oscar dell’Imballaggio
Invitati sul palco o in remoto i rappresentanti delle aziende premiate, Luca Ruini presidente CONAI e Paola Cavanna presidente Istituto Italiano Imballaggio, hanno avviato la cerimonia di presentazione delle aziende finaliste e premiate.
Questi i premiati:
Lavazza Group, Quality Design, per la confezione ¡caffè Tierra! con mix di polimeri onogenei che ne facilitano il riciclo
Unifarco, Quality Design, per il packaging unidose EcoPiping Bags con materiale completamente biodegradabile
Montefarmaco, Quality Design, per MCAP System, che permette di miscelare liquidi e polveri in ambito farmaceutico con una sola mano
Gruppo Fabbri Vignola, innovazione tecnologica, per il film Nature Fresh il primo certificato compostabile
Lumson Ecompact, ambiente, per la combinazione tra l’aspetto estetico e la facile separazione tra i componenti per facilitare il riciclo.
L’Oréal Italia, ambiente, progetto “Second Life”
Cellografica Gerosa, progetto G4R per il contributo innovativo all’industria dell’imballaggio in economia circolare.
Ci soffermiamo sui premi a L’Oréal Italia e Cellografica Gerosa, più direttamente collegati al nostro settore.
Carta nobilitata
Dalla collaborazione tra fornitore e cliente, L’Oréal Italia, Maggioni Type e ICMA, è nato “Second Life” un progetto di economia circolare, che permette la trasformazione degli scarti cellulosici di L’Oréal Italia in carte creative usate dall’azienda per i propri progetti di packaging.
Si tratta della prima applicazione del servizio “Rinascimento” ideato da Icma, che permette il riutilizzo virtuoso dei materiali. La filiera produttiva si accorcia: lo scarto è direttamente impiegato come materia prima per la produzione di nuova carta, eliminando il passaggio intermedio della produzione della pasta di cellulosa vergine o riciclata, lavorazione che impiega prodotti chimici, energia e acqua.
Le carte ottenute vengono impiegate per la creazione di nuovi packaging creativi e emozionali, senza perdere in qualità. Un servizio studiato su misura per la singola azienda cliente.
Internet del packaging
Angelo Gerosa, CEO di Cellografica Gerosa, ha presentato G4R l’innovativo packaging protettivo antibatterico con barriera laminata trasparente, applicato al packaging.
Il progetto G4R ha ottenuto l’oscar per il contributo innovativo all’industria dell’imballaggio con attenzione all’economia circolare, alla sostenibilità, e le tecniche avanzate.
Il progetto è basato sul principio dell’innovazione e coinvolge differenti attori della filiera: il prototipo presentato è un pouch per contenere formaggio grattugiato e presenta una innovazione a 360° su tutto il processo sulla base di quattro principi fondamentali:
R-iunire gli attori per una filiera collaborativa
R-ipensare l’internet del packaging
R-idurre lo scarto alimentare
R-idesign per il riciclo.
(qui il filmato della presentazione da parte di Angelo Gerosa)
I partner del progetto sono River Advertising, Nicefiller, Ticinoplast, Taghleef Industries, Consorzio Latteria Virgilio, I.Blu Industries by Idealservice e Beegraphic (StealthCode).
Di quest’ultimo è di particolare interesse la codifica con filigrana virtuale StealthCodeQuesto codice, a differenza dei codici stampati (barcode, QRcode p.e), è impercettibile all’occhio umano e permette a qualsiasi prodotto stampato, di comunicare dinamicamente e indipendentemente dalla tipologia del prodotto stesso. Può quindi gestire passaggio cassa senza necessità di scansione sul codice a barre o d’altro tipo; è in grado di gestire direttamente e in automatico le scorte di scaffale e magazzino; di effettuare un track trace completo, consentire il Customer Engagement (concorsi, promozioni, informazioni aggiornate etc) ed è affidabile lungo tutta la filiera dalla produzione al consumatore.
Ultimo effetto, ma non meno importante nel caso specifico, il codice StealthCode permette, durante la fase di smaltimento, di riconoscere il materiale codificato da cui è composto l’imballo e quindi di indirizzare ogni tipo di plastica (PE, PET, PP, PVC o altro) al punto di raccolta specifico per quel tipo di plastica, nella fase di riciclo da parte dell’industria. Ovviamente questo vale anche per qualsiasi altro tipo di materiale di imballaggio.
Il codice viene inserito in fase di preparazione grafica o di fabbricazione (embossing, termoformatura pe), ad esempio anche nella produzione della pellicola. Il brand proprietario dell’imballaggio può gestire il codice da remoto in modo, ad esempio, di promuovere sconti anche in maniera geograficamente variabile. Collegato alla carta fedeltà, è in grado di gestire sconti speciali al consumatore. Insomma è un codice che oltre a essere nascosto, e quindi ideale per l’anticontraffazione, che permette una quantità imprevedibile di applicazioni.
Per saperne di più: sul riciclo e sull’Internet of packaging
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