Fabio Papa al FlexoDay Sud: tre strategie chiave per affrontare il caos economico.

Nel giorno in cui il ministro Giorgetti ha lanciato l’allarme sul futuro demografico del Sud Italia – con una previsione di perdita di 3,5 milioni di abitanti entro il 2050 – il FlexoDay Sud ha offerto una riflessione altrettanto urgente ma orientata al presente economico: come rimanere profittevoli in tempi di crisi e incertezza.

Protagonista dell’intervento è stato Fabio Papa, economista dell’I-AER (Institute of Applied Economic Research), che ha tracciato una lucida analisi dello scenario attuale e delle azioni necessarie per le PMI – in particolare quelle attive nella stampa flessografica e nel packaging – per affrontare un contesto sempre più instabile.

La realtà che non vogliamo vedere

«Si lavora di più e si guadagna di meno», ha esordito Papa, introducendo una serie di verità scomode che fotografano un’Italia in sofferenza: il potere d’acquisto è il più basso d’Europa, i salari rimangono inferiori a quelli di Francia e Germania nonostante un costo del lavoro competitivo, e l’efficienza resta bassa. Un quadro aggravato da un’inflazione tornata galoppante nel 2025 e da un caro vita ormai strutturale, successivo al boom del biennio 2021–2022 che si è rivelato, a posteriori, una bolla.

In questo contesto, le PMI italiane stanno affrontando nuove dinamiche: è cominciata l’era dell’importazione di manodopera, con le aziende più proattive già in azione – come evidenziato nel rapporto The Future of Jobs 2025. A frenare il cambiamento non è tanto l’intelligenza artificiale, quanto la paura dell’incertezza e della perdita della zona di comfort.

L’inizio dell’era del caos

Papa non ha edulcorato il contesto: «Siamo entrati nell’era del caos». Le tensioni internazionali in aumento e l’imprevedibilità degli scenari globali impongono un cambio di paradigma. «Possiamo mentire a noi stessi – ha detto – oppure attivare un piano B». Che, in realtà, chiama Piano T.I.N.A., acronimo di “There Is No Alternative”, ovvero: non c’è altra scelta.

Tre azioni concrete da intraprendere subito

Il Piano T.I.N.A. si articola in tre direttrici operative che ogni PMI dovrebbe adottare da subito:

  1. Diversificazione commerciale: differenziare clienti, settori, mercati, canali, prodotti e servizi per ridurre la dipendenza da singoli comparti.
  2. Finanza conservativa e liquidità pronta: mantenere riserve di cassa e linee di credito attive per reagire tempestivamente.
  3. Protezione dei margini: ottimizzare i processi interni, anche con l’introduzione graduale dell’IA, per migliorare l’efficienza senza compromettere la qualità.

Un esempio positivo in ambito specifico è Laminati Cavanna, azienda del settore packaging che ha già messo in pratica queste strategie con risultati concreti, come già raccontato sulle pagine di MetaPrintArt: Da Laminati Cavanna si respira ottimismo ottobre 2024 e Il futuro del packaging è anche qui marzo 2025.

La via del miglioramento continuo

Non manca, infine, un riferimento ai principi di produzione snella, con l’invito a misurarsi sui KPI e a seguire la metodologia giapponese delle “5S”:
Seiri (separare), Seiton (ordinare), Seison (pulire), Seiketsu (standardizzare), Shitsuke (disciplinare).

I numeri: tra crisi e speranze

Sul piano macroeconomico, i dati I-AER segnalano un calo nel 2025 rispetto al 2024:
Fatturato medio: –1,9%
Redditività: dal 7,9% al 7,3%
Liquidità: –5,4%
Solidità finanziaria (leverage): +9,8%

Ma c’è anche una nota positiva: le proiezioni per il fatturato globale nel 2025 prevedono una crescita dell’8%, con suddivisione per comparti:
Produzione: +5%
Servizi: +13%
Commercio: +11%

In sintesi

L’intervento di Fabio Papa al FlexoDay Sud è stato un invito deciso all’azione. In un momento in cui molte aziende sono tentate dall’attesa o dalla negazione del cambiamento, la strategia vincente è solo una: agire con consapevolezza e visione, sfruttando ogni leva disponibile per restare competitivi. Perché nell’era del caos, chi si adatta non solo sopravvive, ma può anche prosperare.

Le 5S: ordine e disciplina per l’efficienza produttiva
Il metodo delle 5S è una tecnica giapponese di organizzazione del posto di lavoro nata in Toyota e oggi applicata in tutto il mondo per migliorare efficienza, qualità e sicurezza. Ogni “S” rappresenta un’azione fondamentale:
1. Seiri (Separare) Eliminare ciò che è superfluo e tenere solo ciò che serve davvero.
2. Seiton (Ordinare) Organizzare gli strumenti in modo logico, facile da trovare e usare.
3. Seison (Pulire) Mantenere pulito l’ambiente di lavoro per ridurre sprechi e rischi.
4. Seiketsu (Standardizzare) Creare procedure e abitudini condivise per mantenere l’ordine.
5. Shitsuke (Disciplinare) Coltivare la cultura della costanza, rendendo le 5S parte della mentalità aziendale.
L’adozione delle 5S non richiede grandi investimenti, ma un forte impegno culturale: piccoli gesti quotidiani che generano grandi miglioramenti a lungo termine.