Il rivoluzionario sistema di packaging alimentare sostenibile importato da Box Marche ha ricevuto l’approvazione della GDO.
«Chi ci conosce sa quanto per Box Marche siano importanti il rispetto del territorio e dell’ambiente in generale e quale sia la nostra politica aziendale in tema di sostenibilità – afferma Tonino Dominici, presidemte Box Marche di Corinaldo. – Da oggi possiamo dire di aver fatto un altro passo decisivo in questa direzione, un passo concreto che coinvolge qualcosa di sostanziale per l’azienda: la produzione e il nostro business.»
Si tratta del recente accordo di licenza esclusiva che Box Marche ha siglato per la produzione e distribuzione di Halopack sul mercato italiano.
Ne abbiamo parlato in una recente notizia e ne approfondiamo qui le caratteristiche.
Halopack è il primo vassoio in cartoncino in Europa per il confezionamento di cibi in atmosfera protettiva. Un vero e proprio sistema altamente sostenibile, composto per oltre il 90% da materiale riciclato, concepito per sostituire gli attuali vassoi in plastica o polistirolo impiegati, ad esempio, nella grande distribuzione della carne, del pesce e dei piatti pronti.
Per assicurare l’effetto barriera, oltre alla componente in cartoncino, Halopack contiene un sottile film plastico, applicato senza uso di colle o additivi, che mantiene e migliora la shelf life degli alimenti contenuti. Dopo l’uso questo film è facilmente separabile dal cartoncino, e consente quindi alle persone la raccolta differenziata: il vassoio nella carta e il film nella plastica.
Plastic tax? A chi giova?
Quella di Box Marche è la prima risposta reale ed efficace alla ventilata plastic tax, che in realtà sarebbe applicata senza prima comprendere e approfondire le problematiche del packaging flessibile.
Questo possiamo affermarlo in quanto il reale ‘inquinamento da plastica’ ha altre origini.
Primo la maleducazione di molti utenti consumatori che non effettuano la raccolta differenziata e, peggio, gettano la plastica ovunque.
Secondo, non tanto l’Europa, quanto l’Asia è responsabile della massiccia presenza di plastica negli oceani.
Il vero ‘inquinamento da plastica’ è quello legato alla ‘microplastica’. La quale si trova nei tessuti, per cui a ogni lavaggio domestico o no, rilasciano microfibre che entrano nelle falde acquifere, inquinandole realmente. Inoltre, nella polvere rilasciata dai pneumatici dei veicoli sulle strade, che vento e pioggia portano nelle falde e in mare.
Purtroppo la politica a volte si getta in iniziative trascurando una preliminare ricerca scientifica e realistica. Si pensa, senza alcuna competenza in merito, di risolvere problemi di inquinamento tassando gli imballaggi in plastica. In realtà è una forma per raccogliere qualche spicciolo – a spese dei consumatori e di una fiorente industria tipicamente italiana – senza risolvere alcunché.
Detto ciò, senza alcuna polemica, ben venga l’iniziativa di Box Marche, che come ben sappiamo è una delle eccellenze italiane in fatto di cartotecnica sostenibile, di rispetto dell’ambiente e di welfare aziendale.
«Halopack, in questo senso è assolutamente in linea con le nuove esigenze dei consumatori che ormai da tempo chiedono un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle aziende per ridurre l’inquinamento da rifiuti plastici e salvaguardare il pianeta – ci dice Nicola Dominici responsabile marketing e comunicazione di Box Marche –. Ne è una prova il fatto che già dal 2015, ancora prima che l’Europa ufficializzasse la guerra alla plastica monouso, questo sistema circolava in Europa e negli anni sia stato adottato, con successo, da importanti player come Marks & Spencer, Carrefour, Lidl e Coop Olanda.»
Una sfida per l’innovazione
Una nuova mentalità sta nascendo, specie tra i giovani, ed è innegabile che un cambiamento culturale profondo sia già in atto – basta leggere i giornali degli ultimi giorni.
Produrre e distribuire Halopack per Box Marche è ovviamente una questione di business, ma sarebbe ingiusto ridurlo a questo. Certo il mercato chiede un cambio di passo e quindi packaging sempre più sostenibili, ma si tratta comunque di una sfida per la nostra azienda, e non solo economica: è la sfida dell’innovazione, il confronto con un mondo che cambia rapidamente e a cui è necessario adeguarsi. «Si tratta di offrire alle persone un prodotto che li aiuti a essere coerenti con i propri valori, e questo per noi vale più di ogni business – aggiunge Tonino –. E se allarghiamo ancora la prospettiva, posso dire che Halopack rappresenta il nostro modo di provare a fare la differenza con azioni concrete, assumendoci quella responsabilità che come azienda abbiamo non solo nei confronti delle esigenze dei nostri clienti, ma anche e soprattutto della collettività e dell’ambiente in cui viviamo.»
Per saperne di più sul progetto di Box Marche potete leggere qui
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