Quando il recupero della plastica diventa arte.

Tra estrusori, floccatori, laminatori da un lato, slitter, macchine flessografiche per il converting dall’altro, abbiamo anche scoperto chi recupera la plastica e ne fa quadri e sculture tridimensionali.

Bisogna dare atto a Acimga ha avuto una buona idea: invitare Letizia, in arte Lady Be, a esporre alcune delle sue opere.

Acimga era presente in fiera per rappresentare il “Made by Italy” targato ACIMGA. Una presenza molto rappresentativa, con 15 aziende leader nei rispettivi segmenti: ACE, Bimec, Brofind, Camis, Cason, Cerutti, Ferrarini&Benelli, Gama, Grafikontrol, IMS Deltamatic, KBA Flexotecnica, Re Costruzioni Meccaniche, Rossini, Simec, UTECO.
Del resto questa è considerata la principale fiera internazinale del packaging flessibile (e sorprende che nel frattempo l’associazione del settore Giflex fosse impegnata per il convegno d’autunno a Monopoli, quasi agli antipodi).

Ma torniamo a Lady Be. Questa giovane artista romana, che prima di dedicarsi alla plastica dipingeva, ha avuto una decina d’anni fa, l’ispirazione dalla plastica “per i suoi colori brillanti“. Con questa compone mosaici 2D e 3D. Quindi creatività collegata al riciclo, un’arte che anziché consumare, recupera. Quella che lei chiama “Riciclo Artistico“. Certamente i suoi sono tutti pezzi unici e irripetibili. In un certo senso, vista la durata della plastica, anche indistruttibili.

Se negli anni ’50 e ’60 sulle spiagge si raccoglievano i vetrini colorati (che oggi non esistono più, ormai tutti finiti nelle collezioni di migliaia di bambini ormai nonni) oggi sulle spiagge si può raccogliere plastica. Se si è fortunati o pazienti, oltre alle bottigliette e agli involucri delle merendine, si possono trovare “pezzi da collezione”.

«La plastica che raccolgo – ci dice Letizia – non è quella che lasciano sulle spiagge i gitanti maleducati, ma quella che restituisce il mare“.

E quindi questa plastica è costituita da frammenti colorati e ben levigati, non di bottiglie ma di parti di strumenti, accessori della pesca o delle navi (che comunque vengono gettati in mare).

Pare che la spiaggia più ricca sia Coccia di Morto in provincia di Roma, “la spiaggia più inquinata d’Italia“. Ma si può fare una buona raccolta anche sulle coste calabre e persino in Liguria ad Albenga. Queste almeno sono le spiagge frequentate da Lady Be con il marito alla ricerca di colori e materia prima per il proprio lavoro.
LadyBe sarà a Milano il 13 novembre 2019 (vedi sotto l’immagine)
LadyBe F1
Segnaliamo anche la notizia dell’ultima ora:
Mercoledì 13 Novembre si apre a Milano una mostra personale di LadyBe, con numerose opere e la presentazione del Libro “Lady Be. Mosaici Contemporanei” di Adolfo Carozzi, un libro parecchio voluminoso che documenta e racconta i10 anni di carriera dell’Artista.

Titolo Mostra: “Lady be incontra Azimut – Arte e investimenti”
Presentazione del libro: “Lady Be. Mosaici Contemporanei”.
Dove: Palazzo Bocconi, Corso Venezia 48, Milano
Quando: Mercoledì 13 Novembre ore 18,15
Per confermare l’invito: marketing.lombardia@azimut.it