Dopo gli articoli introduttivi e le relazioni di Confapi, Aticelca e sul marketing, proseguiamo con quella sulla Finanza Sostenibile a cura di Massimo Talone consulente per TiKappaPi.
MPA – Vorrei ora approfondire un tema piuttosto complesso: quello della Finanza Sostenibile. Passo quindi la domanda a Massimo Talone. Cosa si intende per Finanza Sostenibile e qual è il framework normativo di riferimento che bisogna conoscere per garantire la continuità aziendale?
Massimo Talone – Per comprendere appieno il concetto di Finanza Sostenibile e il suo impatto sulla continuità aziendale, è necessario esaminare attentamente il quadro normativo di riferimento e le strategie che le imprese stanno adottando per affrontare la transizione digitale ed ecologica. La Finanza Sostenibile si riferisce a un approccio finanziario che integra considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento e di finanziamento. In pratica, significa allocare capitali in modo da promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale a lungo termine. Questo approccio non solo mira a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, ma può anche ridurre il rischio finanziario associato a fattori non finanziari.
MPA – Quali sono le linee guida?
M.T. – Il framework normativo di riferimento comprende una serie di linee guida, regolamenti e iniziative volte a promuovere la Finanza Sostenibile e a garantire la sua integrazione nelle pratiche aziendali. Tra questi, spiccano le direttive dell’Unione Europea come il Sustainable Finance Action Plan e il Taxonomy Regulation, che forniscono criteri e definizioni chiare per identificare le attività economiche sostenibili.
Inoltre, esistono standard internazionali come i Principi per gli Investimenti Responsabili (PRI) delle Nazioni Unite e le linee guida per la relazione sulle attività non finanziarie (NFRD), che richiedono alle imprese di divulgare informazioni ESG significative.
Per garantire la continuità aziendale in questo contesto, le imprese devono adottare un approccio olistico alla gestione dei rischi e delle opportunità legati alla sostenibilità. Questo include la valutazione e l’integrazione degli impatti ESG nei processi decisionali aziendali, l’implementazione di politiche e procedure per la gestione sostenibile delle risorse e lo sviluppo di partnership con fornitori e stakeholder che condividono gli stessi valori.
MPA – A questo proposito, cosa pensano di fare le imprese per assecondare la transizione digitale ed ecologica (cosa devono fare in concreto).
M.T. – Per quanto riguarda la transizione digitale ed ecologica, le imprese devono adottare una serie di misure concrete per adeguarsi alle sfide e alle opportunità presentate da questi cambiamenti. Innanzitutto, è essenziale investire in tecnologie innovative e soluzioni digitali, che possano migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale delle attività aziendali. Questo può includere l’implementazione di sistemi di gestione energetica intelligenti, l’adozione di pratiche di produzione sostenibile e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
MPA – Come intervenire nella supply chain?
M.T. – Le imprese devono integrare la sostenibilità nelle proprie catene di approvvigionamento, lavorando con fornitori che rispettino standard ambientali e sociali elevati. Questo può comportare la revisione delle politiche di approvvigionamento, la valutazione del rischio e l’implementazione di programmi di monitoraggio e verifica.
Infine, le imprese devono impegnarsi attivamente nell’educazione e nella sensibilizzazione dei propri dipendenti e dei propri clienti sulle questioni legate alla sostenibilità, incoraggiando comportamenti responsabili e promuovendo la cultura della sostenibilità all’interno e all’esterno dell’organizzazione.
Affrontare con successo la transizione digitale ed ecologica richiede un impegno tangibile da parte delle imprese a integrare la sostenibilità nelle proprie strategie e operazioni. Solo attraverso azioni concrete e una leadership impegnata possiamo sperare di creare un futuro più sostenibile per tutti.
MPA – In che modo la gestione dei big data interviene in questo contesto sulla stampa del packaging?
M.T. – La gestione dei big data ha un ruolo cruciale nell’evoluzione dell’industria del packaging, poiché rappresenta una fonte primaria di informazioni utili per ottimizzare i processi produttivi. In questa fase avanzata di evoluzione industriale, l’informazione si posiziona al centro delle operazioni aziendali, rivelandosi un asset fondamentale da considerare al pari di macchinari e manodopera.
Investire nell’informazione
M.T. – Le aziende devono comprendere che investire nell’informazione è essenziale. Non si tratta semplicemente di dati, ma di elementi che guidano i processi decisionali. Ciò comporta la necessità di una reingegnerizzazione dei sistemi di Manufacturing Resource Planning (MRP), personalizzata per il settore specifico. L’approccio standard potrebbe essere adatto all’economia amministrativa, ma per adeguarsi alla logica industriale, soprattutto quella di ispirazione tedesca, è necessario considerare una contabilità basata sui processi. Questo implica la definizione chiara dei processi, con attenzione alle attività sia interne che esterne, che devono essere monitorate e valutate. Le informazioni richieste dalla normativa non si limitano alla rendicontazione, ma coinvolgono anche la fase pre-emissione, con un focus sul processo di pianificazione formale.
MPA – Questo cosa richiede all’azienda?
M.T. – Questo comporterà investimenti significativi nei sistemi produttivi. Non si tratta solo di acquistare macchinari, ma anche di investire in software che consentano di acquisire e gestire le informazioni necessarie per supportare i processi aziendali.
Per affrontare questa sfida, le aziende devono rivolgersi a soggetti specializzati. Un esempio è Athena Finance, una società con oltre 30 anni di esperienza nel settore, che ha sviluppato una piattaforma intelligente in collaborazione con IBM. Questa piattaforma offre un approccio innovativo alla gestione dei dati, consentendo alle aziende di sfruttare appieno il potenziale dei big data per ottimizzare i propri processi produttivi e garantire la continuità aziendale in un ambiente in continua evoluzione. È il sistema adottato da TiKappaPi specializzata in software per la gestione dati aziendali nel mondo della stampa e del packaging.
Elenco degli articoli pubblicati:
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Packaging del futuro – Come scegliere i materiali
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