In un’epoca di cambiamento, la trasformazione del settore del packaging è guidata dall’innovazione, dalla sostenibilità e dalla collaborazione tra le aziende della filiera.

Dario Cavalcoli, esperto di marketing industriale, condivide la sua visione sulle strategie necessarie per raggiungere obiettivi comuni e affrontare sfide emergenti, dall’ottimizzazione dei processi alla gestione dei big data e alla lotta al greenwashing e al socialwashing.

MPA: Vorrei ora rivolgermi a Dario Cavalcoli – I&C GAMA per la sua esperienza nel marketing di grandi industrie. Quale dovrebbe essere il rapporto tra le aziende della filiera per raggiungere l’obiettivo?

Dario Cavalcoli: Per raggiungere uno scopo comune nel settore del packaging, è essenziale che le aziende della filiera collaborino strettamente, condividendo conoscenze, esperienze e risorse. Questo significa creare un rapporto di partnership solido e trasparente, dove ogni attore si impegna attivamente a contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni di sostenibilità e innovazione. La collaborazione può avvenire attraverso lo scambio di best practice, la partecipazione a progetti congiunti di ricerca e sviluppo, e la condivisione di risorse tecnologiche e infrastrutturali.

MPA: Ma la filiera è pronta a questo nuovo tipo di relazione industriale? Può funzionare?

Dario: La filiera del packaging è certamente in una fase di trasformazione, dove la sostenibilità e l’innovazione sono sempre più al centro dell’attenzione. Sebbene ci siano ancora sfide da affrontare, come la standardizzazione dei processi e la gestione dei conflitti di interesse, credo che le aziende siano consapevoli dell’importanza della collaborazione e siano pronte ad adottare un nuovo tipo di relazione industriale. Per far funzionare questa collaborazione, è fondamentale creare un ambiente di fiducia e reciproco rispetto tra tutti gli attori della filiera, e stabilire chiari meccanismi di governance e di condivisione dei benefici.

MPA: In che modo la gestione dei big data interviene sulla stampa del packaging?

Dario: La gestione dei big data ha un impatto significativo sulla stampa del packaging, consentendo alle aziende di ottimizzare i processi produttivi, migliorare la qualità del prodotto e ridurre i costi. Attraverso l’analisi dei dati generati dai sistemi di stampa e dalle macchine di produzione, è possibile identificare inefficienze, prevedere problemi e ottimizzare le prestazioni complessive del processo di stampa. Inoltre, i big data consentono alle aziende di personalizzare i prodotti e i servizi in base alle esigenze specifiche dei clienti, migliorando l’esperienza complessiva del cliente e aumentando la competitività sul mercato.

MPA: Come collaborano le aziende non solo con chi stampa ma anche con altri attori del settore (fornitori di macchine, sistemi di controllo, brand)?

Dario: Le aziende del settore del packaging collaborano attivamente con una vasta gamma di attori, tra cui fornitori di macchine, sistemi di controllo e brand, per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili. Questa collaborazione avviene attraverso partnership strategiche, partecipazione a progetti congiunti di ricerca e sviluppo, e scambio di conoscenze e risorse. L’obiettivo è creare un ecosistema collaborativo dove tutte le parti coinvolte lavorano insieme per identificare e affrontare le sfide del settore e sviluppare soluzioni innovative che soddisfino le esigenze del mercato.

MPA: Quali sono gli errori di comunicazione e marketing nel greenwashing / socialwashing e le relative sanzioni?

Dario: Gli errori di comunicazione e marketing nel greenwashing e socialwashing sono una sfida significativa per le aziende che cercano di promuovere la propria sostenibilità. Questi errori possono includere l’uso di affermazioni fuorvianti o esagerate sull’impatto ambientale dei propri prodotti o processi, o la mancanza di trasparenza nella comunicazione con i consumatori. Le sanzioni per tali pratiche possono comprendere multe, azioni legali e danni reputazionali per l’azienda. È fondamentale che le aziende adottino un approccio trasparente e onesto alla comunicazione della propria sostenibilità, fornendo informazioni accurate e verificabili sui propri prodotti e pratiche aziendali.

Soluzioni innovative per il packaging

Gli obiettivi – prosegue Dario Cavalcoli – in termini di soluzioni innovative per il packaging, devono necessariamente essere collegati al tema sostenibilità, ESG Environmental, Social and Governance. Tutto questo richiede un’attenzione particolare da parte delle aziende sugli aspetti relativi ad ambiente, sociale ed economico.

Come iniziativa preventiva è importante pensare a un bilanciamento e alla massima sinergia tra i risultati per ambiente, sociale e area economica. Questi risultati saranno differenti tra azienda e azienda in funzione delle specificità, programmi, “sensibilità” e infine la vision di ciascuna.

Inoltre, è necessario considerare che complessità e impatto sono tali da richiedere uno sforzo comune, tra aziende della filiera e quindi collaborazione, considerando anche la interconnessione tra le tematiche ESG e le ricadute reciproche con la ricerca della massima sinergia. Ad esempio, parlando di Sostenibilità Economica, e con riferimento al miglior utilizzo delle Risorse Umane, avremo impatto prioritario su Sociale ed Economico mentre, con riferimento alle Risorse Energetiche, avremo impatto prioritario su Ambiente, Sociale e, ancora, Economico.Ovviamente con azioni dedicate/mirate allo scopo.

MPA – Cosa serve?

Dario – “ In solitario” sarebbe una sfida complessa e quindi serve una ‘comunità di intenti’, persone e aziende che partecipano allo stesso processo per un obiettivo comune: condividere esperienze, best practice utilizzando anche il 4° pilastro della sostenibilità ovvero il ‘pilastro etico’ nell’ambito della comunicazione, del business, e bollaborazione.

MPA – Qualche esempio pratico?

Dario – In ambito sostenibilità, il contributo in termini di innovazione tecnologica da parte di I&C Gama Group si può riassumere nella ricerca dell’efficienza per riduzione dei costi, tempi di lavorazione, risparmio della materia prima-fluidi ed efficacia per la ricerca della massima qualità nei risultati. Il tutto pensando anche al miglior impiego delle risorse umane per l’azienda e il ritorno professionale per le persone stesse.

Quindi, sempre per fare un esempio, viscosimetri e strumenti per il controllo dei consumi oltre a un ERP (Entreprise Resource Planning), un gestionale “nativo” per le aziende del packaging, come per esempio quello di SisTrade, che ha la peculiarità di essere studiato per gestire processi operativi specifici nel “mondo stampa” quali Supply Chain e Produzione caratterizzati dal business aziendale e, ancor piú, dalla matrice mercato/prodotto.

Packaging del futuro – Innovazione e collaborazione

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