Nonostante una lunga esperienza giornalistica nel campo della stampa e del packaging, abbiamo difficoltà a riassumere in poche parole la carica innovativa di Rotolificio Bergamasco (Errebi) azienda specializzata nella stampa e converting della carta termica nelle sue diverse applicazioni per sicurezza, sostenibilità, e che ora presenta soluzioni innovative per un packaging flessibile in carta con effetto barriera, 100% riciclabile, grazie alla partnership con Lombardi Converting Machinery.

Per far chiarezza dobbiamo partire dalle basi, incontrando Pierluigi Panseri, il più giovane di tre fratelli, figli d’arte del capostipite Alessandro, fondatore dell’azienda nel 1976.

Pierluigi è quello che ha le idee, Alessandro, forte del suo bagaglio tecnico, le sviluppa. I fornitori devono a loro volta essere dei partner che sposano con entusiasmo queste idee, per renderle realizzabili. Siano queste i supporti, la carta nello specifico, o le macchine, ultima ‘vittima’, ben felice di esserlo, delle idee innovative, è Lombardi Converting Machinery, che insieme a Errebi ha messo a punto una rotativa flexo in una configurazione che, prima in Italia, ha solo altre due simili in Europa: una Invicta 670 con 10 gruppi stampa – 7 flexo e 3 gruppi spalmatori rotocalco per vernice barriera.

gruppi spalmatori rotocalco per vernice barriera Invicta 670

Primo piano della Invicta 670 con due dei gruppi spalmatori rotocalco per vernice barriera

Una soluzione pensata e realizzata, per affrontare un mercato innovativo: quello del packaging in carta in grado di proteggere come la plastica, adatto al contatto con alimenti, e assolutamente compostabile e riciclabile. E non solo, come vedremo.

Approfondiamo con Pierluigi Panseri. Quali sono le vostre specialità?

«Fin dai primi passi nel ’76, Rotolificio Bergamasco produce rotoli di carta termica, inizialmente per le calcolatrici, poi per i registratori di cassa, ma ben presto mio padre, Alessandro, ha puntato sulla diversificazione. Applicazione di banda magnetica, che oggi facciamo con l’inchiostro, ologrammi, dati variabili, come i biglietti delle autostrade. Un esempio che ci riempie di orgoglio è l’immigration ticket che ci ha commissionato Israele, per la garanzia di sicurezza che le nostre soluzioni hanno dimostrato

Pierluigi sottolinea anche che spesso non erano disponibili macchine adatte a nuove applicazioni fuori dall’ordinario. In questi casi si è dimostrata la capacità inventiva e tecnica di Alessandro Panseri, che ha superato l’ostacolo smontando e modificando con le proprie mani macchine destinate ad altri impieghi. Che poi è lo slogan che ha adottato per la propria azienda: “Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo”.

Packaging flessibile in carta

Ma veniamo all’ultima idea e innovazione. Lasciamolo spiegare a Pierluigi.

«Con i miei fratelli, Gianluca, che segue i mercati, e Cristiano responsabile della produzione, abbiamo deciso che era necessario dedicarci anche al packaging flessibile, ma non in plastica. Dobbiamo guardare avanti e sappiamo che i brand sono alla ricerca di imballaggi in carta, per prepararsi alle esigenze dei consumatori sempre più esigenti in fatto di sostenibilità e noi vogliamo essere pronti per il futuro

Ma l’imballaggio in carta, che è certamente sostenibile, richiede caratteristiche tipiche della plastica, quindi non solo la flessibilità, ma la protezione assoluta del contenuto.

«Per questo abbiamo dovuto studiare una soluzione non certo facile, perché occorreva garantire l’effetto barriera

Molti produttori infatti accoppiano la carta alla plastica per fare barriera.

«Ma noi volevamo un imballaggio al 100% in carta e al 100% sicuro per il contenuto. Quindi abbiamo scelto delle speciali vernici barriera, che applichiamo mediante spalmatura. Per questo ci siamo messi in contatto con Lombardi e abbiamo studiato insieme la soluzione
Ed è nata così questa Invicta 670 che andiamo a vedere in produzione.

Una macchina con dieci gruppi stampa. Due gruppi spalmatori con tecnologia rotocalco dopo lo svolgitore, 7 gruppi flexo UV per la stampa e o eventuali vernici, e un terzo gruppo spalmatore rotocalco prima della fustella in linea. Le barre di inversione del nastro, in corrispondenza con gli spalmatori permettono, a scelta, una doppia spalmatura sul retro della bobina, o una sul retro e una sul fronte.
Va sottolineato che le vernici spalmate sono tutte a base acqua, quindi compatibili con gli alimenti.

Packaging autosaldante

Pierluigi Panseri ci rivela poi un’altra novità.  «Un’altra soluzione che abbiamo studiato, sempre con l’aiuto della Lombardi, ci permette di utilizzare lo spalmatore che ha la funzione di spalmare una particolare vernice in cui la stessa spalmata è anche saldante. Questa soluzione ci permette di aprire un nuovo mercato nel settore della logistica, in quanto possiamo realizzare buste stampate di grande formato che si auto sigillano

Un esempio semplice che ci mostra è un imballo per cannucce, ma non ci sono limiti per applicazioni ad esempio nell’e-commerce, e per tutti gli imballi monodose.
Ma le idee non si fermano qui, e Pierluigi ci accenna a studi in corso con la partecipazione di vari fornitori, come la carta trasparente per l’imballo e, ancora top secret, una carta non solo flessibile, ma anche elastica, che andrà a sostituire i rotoli di film plastico per avvolgere bancali di carte e di prodotti industriali.

Da sinistra Enrico Gandolfi, Pierluigi Panseri e Lorenzo Lombardi con la Invicta 671 presso Rotolificio Bergamasco i Gorle

Da sinistra Enrico Gandolfi, Pierluigi Panseri e Lorenzo Lombardi con la Invicta 670 presso Rotolificio Bergamasco i Gorle

Enrico Gandolfi, che ha seguito la vendita della Invicta 670, ci illustra la macchina dallo svolgitore ai gruppi spalmatori e alle barre di inversione, che permettono di scegliere se spalmare sul fronte o sul retro, tutti i sistemi di controllo di qualità e di registro, il sistema di ripresa, e il sistema di passo stampa regolabile, la fustella semi-rotativa HS (veloce), il taglio e la ribobinatura. Insomma, una macchina non solo unica nel suo genere, ma completa per ogni applicazione.

Eco-responsabile

Impegnata in prima linea nelle cause dell’eco-sostenibilità e del rispetto ambientale con tutte le certificazioni, Errebi ha ricevuto attestati significativi per l’azienda e per tutti i suoi dipendenti che testimonia l’impegno e la promessa di Rotolificio Bergamasco a rendere ecocompatibile ogni suo processo produttivo. Con l’energia idroelettrica e i pannelli solari sui suoi stabilimenti, Errebi ha infatti scelto di acquistare energia elettrica certificata pulita e sostenibile, ecologica al 100% prodotta da fonti rinnovabili. In più, il suo moderno stabilimento di Majano (UD), dove produce rotoli per utilizzi tecnici specifici per lotterie e scommesse sportive e grande formato, oltre che eco-sostenibile è anche super automatizzato.

La sostenibilità di Rotolificio Bergamasco comprende sia i materiali impiegati, come la carta FSC, le vernici a base acqua, l’energia pulita dello stabilimento, anche i distillatori per gli inchiostri in modo da evitarne lo smaltimento. Una azienda completamente eco-responsabile.

QUI UN VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA INVICTA 670