Il mondo del packaging e della stampa costituiscono una filiera che deve far riflettere sull’evoluzione del prodotto e oltre ogni vincolo tecnologico.

Nel nostro resoconto sulle due giornate della Print4All Conference   avevamo espresso dubbi sul fatto che non fossero stati forniti dati e tendenze del mercato grafico. E anche sulla scarsa presenza di stampatori della PMI.

Andrea Briganti

Andrea Briganti, direttore di ACIMGA

Per approfondire l’argomento ne abbiamo parlato con il direttore di Agimga Andrea Briganti. E ne è emerso un quadro interessante, che riassumiamo qui. Tutti i particolari di approfondimento nell’intervista-video che riportiamo in basso.

Un nuovo target

L’aspetto fondamentale da chiarire era il target cui erano rivolte le relazioni. La community che ruota attorno al mondo della stampa e del packaging. Una élite, se vogliamo, ma come afferma il direttore di Acimga, quella che ‘tira’ il mercato.

Secondo i dati raccolti da FieraMilano relativi alla precedente edizione, la nuova formula che unisce diversi ambiti della filiera stampa e packaging, è positiva. Emerge infatti una buona Customer Satisfaction. Secondo questa analisi i dati positivi – quali affluenza e soddisfazione da parte sia degli espositori, sia dei visitatori –sono superiori alla media delle fiere B2B non solo in Italia, ma anche nel mondo.

Il fatto di aver concentrato tre fiere in una, costituisce una piattaforma che comprende tre settori diversi. ma interattivi, in cui la stampa è un filo conduttore. Una formula che, a differenza delle tradizionali fiere della stampa e del converting, coinvolge i brand owner. In realtà sono questi che tirano il mercato.
Da qui si comprende come nel preparare la prossima edizione del Prin4All, si sia puntato sulla grande azienda – della stampa come del packaging.

Tuttavia ci sentiamo di criticare quegli stampatori appartenenti alle PMI, che hanno disertato le due giornate. Ma solo fino a un certo punto: perché forse avrebbero ricevuto la sensazione di sentirsi trascurati.

«Ci sono i leader di mercato – ci dice Andrea Briganti – e i follower. Questi ultimi, le PMI in genere, devono seguire comunque con attenzione le macrotendenze

Riflettere sul futuro

Vediamo di riassumere alcuni di questi concetti principali.

Riflettere sul futuro. I paradigmi cambiano, cambia il consumatore e cambia il prodotto. Quindi occorre tenere presenti le nuove esigenze del cliente e il vincolo tecnologico.
Ne segue che il mercato diventa più complesso e non più nel semplice rapporto diretto prodotto/uomo, prodotto/cliente. Un mercato non più lineare, ma radiale, dal centro alla periferia. E viceversa.
È quello che in un altro articolo-intervista, cui rimandiamo, viene definito come il marketing di ritorno.

Visto in questi termini, il mercato diventa interattivo. Una forma di mercato 4.0, se vogliamo.
Questo è emerso quindi dalle due giornate che Acimga, Argi, Assografici, con FieraMilano hanno voluto organizzare.
Ed è per questo a prima vista molti si sono trovati spiazzati ascoltando relazioni che potevano apparire troppo accademiche e teoriche. Si era parlato poco o nulla di stampa dal punto di vista delle tecnologie. Ma appunto questo ero l’obiettivo: mettere in evidenza una evoluzione del mercato apparentemente svincolato dalla tecnica, secondo nuovi paradigmi.