Educare alla Centralità dell’Uomo
Quella della Stampa è un'industria che si pone tra Arte e Tecnologia: dovremmo ricordarlo soprattutto ai giovani che hanno scelto questo indirizzo nel proprio percorso di studi.
Ogni anno, con il Pollicione d’Oro, si premiano i giovani talenti delle scuole grafiche italiane. È un momento prezioso, non solo per riconoscere il loro impegno, ma per offrire loro una prospettiva sul futuro in un settore che unisce tradizione e innovazione. Il tema del 2025, l’Intelligenza Artificiale (IA), pone sfide entusiasmanti, ma anche interrogativi profondi.
La tentazione è quella di cedere a un pessimismo facile: le macchine prenderanno il posto dell’uomo, la stampa sarà sempre più una tecnica automatizzata, e l’operatore finirà relegato a un ruolo secondario. Tuttavia è qui che dobbiamo fermarci e riflettere: il progresso tecnologico non deve essere una minaccia, ma un’opportunità per ridefinire la centralità dell’uomo nel processo creativo e produttivo.
Ci viene spesso trasmesso il concetto che l’IA sia un’opportunità, ma questa è un’arma a doppio taglio: sì, agevola il lavoro, ma toglie anche l’autonomia del pensiero, con grave rischio di involuzione. Se non subito, certamente nel tempo. E ritengo che questo sia il pericolo più grave dell’IA: come dire che “chi non sa fare si fa fare”.
Chi decide? L’Uomo o la Tecnologia?
Continua su MetaPrintArt
Scrivi un commento